hamburger menu

Roma, l’istituto di via Taggia invaso dai piccioni. La protesta dei genitori

Una mamma: "Non possiamo più aspettare, situazione critica"

ROMA – Anche questa mattina Paola ha deciso di non mandare sua figlia a scuola, come succede ormai da tre giorni. Una decisione obbligata perché, da mesi, l’istituto ‘Alberto Sordi’ di Via Taggia, a Roma, è stato invaso dai piccioni, come racconta la stessa mamma all’agenzia di stampa Dire.

“Da maggio scorso il tetto della scuola è occupato da piccioni che camminano e nidificano negli spazi dell’istituto. A settembre ci aspettavamo che la situazione cambiasse, ma quando la scuola ha riaperto i locali erano ancora sporchi, e ad oggi la situazione è insostenibile”.

La vicenda ha inizio circa un anno fa, quando la ditta che si occupava di attuare i lavori di adeguamento sismico abbandona l’edificio senza portare a compimento il lavoro, lasciando delle aperture nella compartimentazione dei lavori. Da queste aperture, tamponate solo provvisoriamente, sono iniziati ad entrare molti piccioni che, con il tempo, hanno invaso l’edificio, ora ricoperto da guano.

I genitori degli alunni sono intervenuti con una denuncia all’ufficio scolastico regionale, mentre Julian Colabello, presidente della commissione Garanzia, Controllo e Trasparenza del XIV municipio ha fatto un esposto ai Nas. Ad oggi, però, la situazione resta critica.

“Sabato scorso ci sono stati degli operai che hanno pulito le scale antincendio e quelle all’interno della scuola con un’idropulitrice, ma non avendo rimosso le pannellature il problema è rimasto, e luneì la situazione era tornata grave- continua la mamma nel suo racconto- Stamattina una delegazione di genitori è andata alla asl dove ha scoperto che i fondi per le pulizie ci sono, ma la dirigente non vuole chiudere la scuola, non sappiamo perché non sia ancora stata fatta una disinfestazione”.

Intanto molti alunni hanno iniziato a non frequentare la scuola, e alcuni hanno anche registrato casi di malori, con vomito e dissenteria.

“Oggi abbiamo saputo che Nas e Ufficio di igiene stanno collaborando, e questo ci ha dato un po’ di speranza- aggiunge Paola– Ci auspichiamo che la cosa sia risolta entro pochissimo. Non possiamo aspettare ulteriormente”. 

 

 

2019-10-01T16:57:08+02:00