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Roma, al Tasso studenti affrontano i pericoli della rete

Incontro con Marco Valerio Cervellini, commissario della Polizia Postale

ROMA – In silenzio, sguardo fisso sullo schermo, gli occhi si fanno lucidi. Scorrono le immagini del video che racconta la storia di Andrea Spezzacatena. Le parole di sua mamma colpiscono la mente e il cuore degli studenti del liceo ‘Tasso’ di Roma, che questa mattina hanno incontrato il commissario della Polizia Postale Marco Valerio Cervellini nell’ambito di un incontro promosso da diregiovani.it dedicato ai pericoli della rete.

Ai ragazzi e alle ragazze riuniti in aula magna è stato mostrato il video che spiega cosa è accaduto ad Andrea, che nel 2012 si tolse la vita dopo essere stato vittima di cyberbullismo. Una storia emblematica che mette in luce la potenza delle parole ma anche del silenzio. E proprio su questi due aspetti si è concentrato l’incontro.

“Tutti possono diventare piccoli eroi aiutando chi sta subendo un dramma, chi e’ in pericolo”, ha ribadito più volte Cervellini agli studenti. “Tutti possono sbagliare, tutti possono commettere errori, ma se si trova il coraggio di parlare, se ci si rivolge ad un adulto – genitori, docenti, forze dell’ordine – si può trovare il modo di intervenire e risolvere la situazione prima che sia troppo tardi”, ha aggiunto.

“Noi non giudichiamo nessuno, siamo qui per aiutarvi” ha proseguito il commissario della Postale spiegando ai ragazzi che esistono tantissimi modi per fare segnalazioni, per sé stessi o per gli altri: tramite la pagina Facebook ‘Una vita da social’, oppure l’app YouPol, oltre ai classici canali come il 112, il numero unico per le emergenze.

Parlare, dunque, è la chiave per superare momenti di difficoltà, e in famiglia come a scuola gli adulti di riferimento possono aiutare e in certi casi salvare vite umane. In una società dove le nuove tecnologie e i social network vengono usate per ogni azione quotidiana, è necessario tenere alta l’attenzione su tutte le scelte che si compiono. Dietro e davanti lo schermo ci sono sempre degli esseri umani, che siano vittime o carnefici hanno bisogno di aiuto.

Nel corso dell’incontro, anche grazie alle domande dei giovani studenti, sono stati affrontati diversi temi: dal cyberbullismo, al sexting, dai profili falsi ai pericoli della geolocalizzazione. Perché “la prima regola della rete è non fidarsi mai”, ha sottolineato Cervellini, ed è per questo che la prevenzione e la sensibilizzazione sono necessarie per fornire gli strumenti idonei ad utilizzare le nuove tecnologie con consapevolezza e responsabilità. 

2019-10-01T17:49:43+02:00