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Moda. 3D Stretch Couture, la svolta sostenibile di Dondup

Fuori la collezione in fibra di Nylon riciclata. Gli abiti sono realizzati con reti da pesca abbandonate nei fondali marini

Roma – «Dondup ha intrapreso un impegno concreto nel rispetto del Pianeta. Con questa capsule entriamo nel territorio del ready-to-wear con un guardaroba capace di unire lo spirito autentico del brand all’innovazione in un’ottica di circolarità», ha detto il Chairman, Matteo Marzotto. La svolta del marchio verso collezioni più green continua anche quest’anno, se nel 2018 il focus fu l’analisi sul denim a basso impatto ambientale con il progetto D/Zero, realizzato in tandem con il gruppo Candiani, oggi si prosegue con la nuova collezione 3D Stretch Couture. 
Il progetto, interamente Made in Italy, si compone di una selezione di capi realizzati con una fibra di Nylon riciclata e proveniente dal recupero delle reti da pesca dimenticate nei fondali marini. 

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Ogni anno sono circa 640mila le tonnellate di reti abbandonate negli oceani. Una quantità enorme di materiale che, grazie alla ricerca e alle tecnologie più avanzate di recupero, può tornare ad essere disponibile per produzioni rispettose. 3D Stretch Couture unisce le performance di traspirabilità, comfort e no-iron del tessuto tecnico a una visione di ready to wear contemporanea. Restano salde le icone del brand: dal pantalone sartoriale alla giacca passe-partout fino all’abito con le rouche che grazie all’elasticità di un tessuto urbano diventa perfetto anche per i viaggi. I top, l’abito con la balza e la mini con il fiocco spiccano nelle tonalità accese del fucsia, del viola, del rosso, del lime, del blu china del nero.

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