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Viaggio del ricordo, scuole del Lazio incontrano studenti italiani a Fiume

Console italiana: "Qui comunità piccola ma autorevole, ha fatto sopravvivere lingua e cultura"

Fiume (Croazia) – Dopo Pola, Fiume. Le scuole del Lazio, che stanno prendendo parte al viaggio del Ricordo organizzato dal Consiglio regionale, oggi hanno incontrato i 170 studenti del liceo italiano di Fiume. “Nel 2018 abbiamo compiuto 130 anni e in tutto questo tempo qui l’istruzione si e’ svolta unicamente in lingua italiana- ha detto il preside della scuola Michele Scalembra- Da tre anni abbiamo un gemellaggio con il liceo Ripetta di Roma che pochi mesi fa ci è venuto a trovare”.

Melita Sciucca, la presidente della Comunità degli italiani a Fiume, ha ricordato che “qui, dall’asilo all’università, c’è tutta la verticale dell’istruzione italiana. La lingua e la cultura italiana qui ci sono da sempre. Siamo una minoranza, meno del 2% della popolazione, che però è sempre vissuta qui e ci facciamo sentire. L’italiano è diffusissimo a Fiume, in tutte le scuole superiori si studia come seconda o terza lingua, i ragazzi della vostra età lo conoscono e studiano la cultura italiana. È giusto che voi conosciate questo importante pezzo di storia. La comunità degli italiani ha il compito di curare la diffusione della lingua e della cultura italiana ma anche quello di aprirsi verso la maggioranze croata perché se la minoranza si chiude in sé stessa non sopravvive. siamo orgogliosi di questa mistura di cultura e lingue perché e’ una grande ricchezza”.

Il console italiano a Fiume, Paolo Palminteri, ha voluto sottolineare che “la piccola ma autorevole comunità italiana di Fiume ha un merito storico fondamentale: quello di avere fatto sopravvivere la lingua e la cultura italiane. Inoltre, rende i rapporti tra Italia e Croazia più amichevoli. Qui non c’è bilinguismo ma la minoranza italiana e’ molto rilevante. L’amministrazione di Fiume negli ultimi anni ha riconosciuto che le tradizioni storiche della città nel periodo jugoslavo sono state cancellate. Nel centro della città sono tornati i nomi storici delle vie e delle piazze che erano tutti in italiano, anche sotto l’impero austroungarico”.

Parlando direttamente agli studenti, il presidente del Consiglio della Regione Litoranea-Montana, Erik Fabianijc, ha voluto rimarcare il fatto che “l’importanza di questo viaggio sta nel vedere cosa succede quando la politica vuole manipolare le persone attraverso i sentimenti di odio, invidia, razzismo e xenofobia. La scuola ha un’altra sfida da compiere: insegnare ai giovani a ragionare perché ricevono informazioni in minisecondi. È sempre una tragedia quando muore un cittadino, soprattutto senza una sentenza di tribunale perché ucciso o massacrato”. L’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia risale a 70 anni fa “ma noi di Fiume abbiamo subito una guerra di aggressione meno di 30 anni fa e sappiamo cosa significa accogliere i profughi. Nessuna guerra e’ pulita, è una cosa sporchissima. Io ho fatto tre anni di guerra e non la auguro a nessuno”.

2019-10-23T16:22:22+02:00