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Fake news, 8 italiani su 10 non sanno riconoscerle

Al Senato un incontro su disinformazione e social

ROMA – L’82% degli italiani ammette di non saper distinguere una notizia falsa da una vera. È partito da questo dato il convegno ‘Fake News, libertà e responsabilità di informazione nell’era digitale’, che si è tenuto questa mattina a Roma nella Sala Koch di Palazzo Madama.

“La disinformazione è sempre esistita, ma oggi è amplificata dall’utilizzo di internet- ha commentato Francesco Saverio Vetere, segretario generale dell’Unione stampa periodica italiana– La cosa migliore che possiamo fare è prepararci a pensare che tutto cambierà e impegnarci a portare in questa tecnologia i nostri valori fondamentali”.

Durante l’incontro si è parlato di disinformazione, analfabetismo funzionale e intelligenza artificiale, temi all’ordine del giorno da quando, con l’avvento delle nuove tecnologie, la modalità di produzione dell’informazione è cambiata, passando da un modello verticale a uno orizzontale.

Ma per il questore del Senato della Repubblica, Antonio De Poli (Fi), è ancora possibile “distinguere tra chi fa informazione sulla rete in maniera selvaggia, chi fa propaganda attraverso l’arma delle fake news e chi, invece, fa informazione con professionalità, scrupolo e grande senso di servizio”.

L’intelligenza artificiale, in questo contesto, può essere d’aiuto nel combattere le fake news. Per i relatori del convegno, infatti, l’AI è utile se utilizzata per verificare le notizie e individuare siti poco affidabili. Ma per creare una partecipazione attiva del lettore utente multimediale, serve la mano e la mente dell’uomo, attraverso investimenti nella cultura e nell’istruzione. Tra gli interventi del pubblico, anche la testimonianza di una docente, che ha invitato gli esperti a visitare la sua scuola, nella periferia romana, per portare questi temi tra i ragazzi.

2019-11-13T09:41:01+01:00