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Ludovica Martino arriva su RaiPlay nella serie Liberi Tutti

Disponibile da oggi

ROMA – Dopo averla vista nella web serie Skam Italia e nel film Il Campione, che ha segnato il suo debutto al cinema, Ludovica Martino arriva sul piccolo schermo nella serie Liberi Tutti, scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo. Nel cast della serie, disponibile integralmente da oggi su RaiPlay, anche Giorgio Tirabassi, Anita Caprioli, Thomas Trabacchi, Valeria Bilello Caterina Guzzanti

Dodici episodi da 30 minuti ciascuno per raccontare due concezioni di vita: quella del protagonista Michele Venturi – avvocato d’affari che tiene conto solo delle necessità egoistiche e concepisce la vita come una guerra di tutti contro tutti – e quella del cohousing, dove il protagonista è costretto agli arresti domiciliari, che si oppone alla visione del mondo di Michele.

Michele è un cinico avvocato che vive di affari spesso disinvolti se non francamente illegali, fino a quando viene arrestato dopo essere stato beccato dalla polizia con 25 milioni di euro in contanti nel bagagliaio. Lui dice di non saperne niente. La PM incaricata è invece convinta che ci sia molto di più e conferma l’arresto e la custodia cautelare. Poiché tutte le abitazioni del dottor Venturi sono sotto sequestro, Michele non ha altre alternative se non andare a vivere nel cohousing gestito dall’ex moglie Eleonora, con la quale i rapporti sono incrinati da tempo. Il “cohousing” è un modello di coabitizione solidale ed ecosostenibile, dove diverse famiglie vivono condividendo spazi, servizi, consumi.

Michele si trova così catapultato in un mondo radicalmente diverso dal suo, da cui non può uscire né comunicare con l’esterno. Da subito cerca, in tutti i modi possibili, di riprendere i suoi lucrosi traffici, approfittando biecamente della buona fede dei suoi ospiti. Ma,venuto a conoscenza dei subdoli attacchi che potrebbero portare alla chiusura del cohousing,Michele mette disposizione della comunità tutta la sua capacità di brigare in modi più o meno disonesti, pur di non finire in carcere. Sia michele sia l’intera comunità però sono all’oscuro di un dettaglio: la PM lo ha indotto a vivere nel cohousing per intercettare sistematicamente i suoi tentativi di comunicare con l’esterno e scoprire l’intera rete dei suoi affari illeciti. Ma in questa indagine i due agenti che lo intercettano finiscono–come spesso accade a chi fa il loro mestiere–per farsi coinvolgere emotivamente (e non solo) nelle vicende di tutti i cohouser.

“Liberi tutti” è lo slogan che accomuna tutti i protagonisti: se lo dicono i cohouser alla fine delle interminabili assemblee, Michele potrebbe farne il sottotitolo della sua esistenza e gli intercettatori se lo ripetono a fine turno per comunicarsi il sollievo di staccare. Ma liberi da cosa? Definire la convivenza vuol dire definire il tipo di libertà che si cerca.

2019-12-14T15:54:20+01:00