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VIDEO | Sanremo. Nell’Eden di Rancore il rap è libertà

L'intervista al musicista in gara al settantesimo Festival di Sanremo

SANREMO – L’anno scorso lo avevamo visto sul palco del Teatro Ariston ospite di Daniele Silvestri in ‘Argentovivo’. Nell’edizione numero 70 del Festival di Sanremo, Rancore torna da solo e lo fa in gara con un pezzo che parla di scelte e di consapevolezza in un periodo storico dove ogni certezza è sempre più fragile. Il brano si chiama ‘Eden’: una montagna russa di parole che catturano l’ascoltatore dalla prima nota. “Ho deciso di venire al festival- ha spiegato ai microfoni di Diregiovani- quando mi sono reso conto di avere una canzone che portava un messaggio e voleva raccontare un aspetto del mondo nel quale stiamo vivendo oggi e della grande scelta di fronte alla quale siamo tutti noi a livello mondiale, dell’Italia e individuale come persone”.


La precarietà del tempo apre a mille domande che Rancore con la sua canzone prova ad esplicitare. ‘Staccare la coscienza’, come rappa Rancore, non e’ consentito. Tarek Iurcich, questo il vero nome dell’artista, punta a far riflettere il suo pubblico con una capacita’ ormai nota del suo fare musica: andare dritto al punto. I versi concitati, un ritornello martellante e il tocco di Dario ‘Dardust’ Faini fanno il resto. E, anche se il rap non è di facile comprensione al pubblico di Sanremo, il messaggio di Rancore arriva forte e chiaro. “Non diminuire mai il livello di complessità delle cose che scrivo” è proprio la scelta più anticonformista che il rapper abbia mai fatto. Scrivere è libertà per Rancore: “I limiti di espressione non dovrebbero esserci o meglio bisognerebbe pensare che l’arte non è sempre piacevole. Se fosse così non sarebbe espressione artistica al 100%”. Il rapper ha spiegato che “l’arte è specchio del mondo quindi nel momento in cui un’operazione creativa deve essere per forza giusta e viene veicolata da una morale potrebbe comprometterne la sincerità”. ‘Eden’ ha aperto a un ciclo di scrittura dal quale uscirà il prossimo disco dell’artista di Roma. Dopo il successo di ‘Musica per bambini’ e nel quindicesimo anniversario di carriera, Tarek si sta prendendo il giusto tempo per capire dove andare.

“Ci ho sempre messo un po’ a fare i dischi- ha spiegato- un album resta per tutta la vita, è come un figlio. La mia vita è sempre stata scandita dai dischi. Ora inizia un nuovo capitolo, però, prima devo prendermi il tempo per riuscire a chiudere questo ciclo di scrittura e un progetto che abbia una sua solidità”.

La canzone di Sanremo è solo il primo fuoco di una ‘bomba’ pronta ad esplodere. Intanto, su tutte le piattaforme sono disponibili ‘Eden’ e ‘Luce’ feat. La Rappresentante di Lista, la cover del brano di Elisa che ieri sera il rapper a portato sul palco nella serata dei duetti.

2020-02-07T20:55:03+01:00