SANREMO – Iconico come sempre. Achille Lauro, per la sua terza performance sul palco dell’Ariston, ha interpretato la marchesa Luisa Casati Stampa.
Ph. Luca D’Amelio
Chi era la marchesa
La nobildonna, figlia di ricchi commercianti di tessuti vissuta a cavallo tra ‘800 e ‘900, è stata musa ispiratrice dei più grandi artisti dell’epoca, tra i quali Filippo Tommaso Marinetti, Fortunato Depero, Giacomo Balla e Man Ray. Grande mecenate, è stata di una delle protagoniste della bell’epoque a Venezia, città che scelse come il proprio palcoscenico.
Lauro sceglie la Marchesa Casati perché amante dell’arte al punto di diventare essa stessa un’opera. Insofferente a regole e convenzioni, di cui – appunto – si è sempre fregata.
“È un personaggio iconico e mistico. Musa inarrivabile, eterea e decandente”, ha detto Achille.
Lauro ha interpretato questo personaggio istrionico ed eclettico, scegliendo un look disegnato da Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. In testa, uno scenografico copricapo di piume con inserti di cristalli. Sotto, un abito di chiffon nero completamente trasparente e dei collant tailor made, con motivo geometrico di cristalli neri. A sorpresa, Lauro ha estratto da uno speciale guanto un rossetto Gucci con cui ha truccato le labbra a Boss Doms.
La direzione creativa di tutte le performance è seguita personalmente dall’artista assieme a Nicoló Cerioni e la direzione del progetto è del manager Angelo Calculli.
