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Coronavirus. Palermo, la ‘De Amicis’ per continuità didattica

Intervista alla preside Giovanna Genco

PALERMO – “Stiamo attraversando un periodo difficile e ciascuno è chiamato a dare il proprio contributo per superare l’emergenza sanitaria, senza restare indietro nel proprio processo di crescita personale e professionale. La mia prima preoccupazione è garantire le migliori condizioni per i lavoratori ed una serena vita della comunità scolastica. Il ritorno alla normalità, si spera in tempi non troppo lunghi, sarà la migliore cura per tutti noi”.

Così Giovanna Genco, dirigente scolastica della direzione didattica ‘E. De Amicis’ di Palermo, in seguito alla chiusura delle scuole di tutta Italia, a causa del Coronavirus. Quasi mille alunni dell’infanzia e della primaria sono rimasti a casa e la scuola vuole fare sentire la sua vicinanza ai genitori, coinvolgendo i bambini il più possibile. La piattaforma ‘Argo’ e ‘Telegram’ sono strumenti già consolidati nella comunicazione e nell’interazione tra insegnanti e alunni:

“Con i docenti- dice la preside Genco- ci siamo riuniti per affrontare l’emergenza nel migliore dei modi. Vogliamo dare una continuità scolastica ed il senso del ritmo, in una ritualità giornaliera con le discipline che si avvicendano. La ciclicità ci rassicura tutti”.

La preoccupazione della dirigente scolastica è, inoltre, rivolta alle famiglie sprovviste, o che non hanno dimestichezza con le tecnologie, e alle fasce più deboli:

“Un pensiero particolare è rivolto ai bambini disabili. Stiamo cercando di capire quali sono gli strumenti migliori per aiutare tutti i genitori. Non abbiamo il registro elettronico per i bambini dell’infanzia e stiamo provando ad attivarlo perché le famiglie possano utilizzarlo come strumento di comunicazione e di confronto. Ci stiamo mettendo in gioco ed assieme alla preoccupazione per il periodo che stiamo vivendo c’è anche l’entusiasmo di fare”.

La scuola ha preso accordi con le associazioni sportive per consentire agli atleti che praticano attività agonistica a non interrompere la preparazione atletica:

“Il vocabolario dell’emergenza sanitaria- conclude Giovanna Genco- si arricchisce ogni giorno di nuove parole. L’ultima, in ordine di tempo, è ‘droplet’, la distanza di un metro che si deve mantenere tra due persone per ridurre il rischio contagio. Compatibilmente con le necessarie precauzioni sanitarie, proviamo a continuare a svolgere il nostro difficile lavoro di tessitura di relazioni”.

2020-03-13T17:55:57+01:00