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Dalle scimmie in Thailandia ai cervi di Nara: gli effetti del Coronavirus sugli animali

A Lopburi è scoppiata una guerra tra bande... di macachi!

Anche se indirettamente, il coronavirus ha effetto anche sugli animali. Con la massima allerta diffusa in tutto il mondo, l’economia ha subito un duro colpo, soprattutto nell’area del turismo.
Vacanze programmate da mesi sono state annullate, mettendo in ginocchio luoghi di culto per gli amanti del viaggi.
Un drastico calo, ad esempio, si è registrato in Thailandia, con ripercussioni incredibili anche sulle scimmie.

Lo scorso giovedì, nella storica città thailandese di Lopburi, è scoppiata una “guerra” tra due “bande” rivali di macachi. La contesa sembra essere il cibo, difficilmente reperibile per il calo di turisti nella città che hanno sempre riempito lo stomaco delle scimmie con generose “leccornie”.

Un altro fenomeno faunistico insolito relativo al coronavirus è stato visto in Giappone, a Nara.
L’antica capitale del Sol Levante è famosa per i suoi cervi sacri shika. Oltre 1000 esemplari vivono liberi nell’enorme parco della città, attrazione turistica per eccellenza di Nara. Anche loro, come le scimmie di Lopburi, però, stanno risentendo dell’assenza dei visitatori, le cui mani hanno sempre garantito cibo ogni giorno.

Per questo nei giorni scorsi sono stati visti allontanarsi in massa dal parco, dirigendosi verso il centro della città in cerca di un pasto.

Oltre a questi episodi curiosi, tuttavia, c’è un dato estremamente grave: la crescita del numero di cani e gatti abbandonati per paura del contagio da coronavirus.

E’ dunque doveroso ricordare che gli animali NON trasmettono il SARS-CoV-2 (il coronavirus responsabile di COVID-19).

2020-03-16T16:48:29+01:00