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Coronavirus: strategie digitali per garantire diritto allo studio

Intervista alla preside Francesca Amore dell'ic Patti di Trecastagni

CATANIA – “La nostra scuola non si ferma, abbiamo attivato la didattica a distanza per garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni del nostro istituto. Abbiamo gli strumenti necessari per mantenere viva la relazione educativa, per i nostri ragazzi è fondamentale il contatto quotidiano con i docenti”.

Così risponde all’emergenza sanitaria da Covid-19 Francesca Amore, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ‘E. Patti’ di Trecastagni, in provincia di Catania. I mille alunni che frequentano l’istituto siciliano continuano a studiare attraverso video-lezioni, power-point e compiti che ricevono ogni giorno dai loro insegnanti. Il gruppo più avanzato è quello che sta lavorando attraverso l’iscrizione alla piattaforma ‘G Suite’, messa a disposizione dal ministero dell’Istruzione. ‘Google Classroom’, ‘didUP’, ‘Scuolanext’ sono gli altri canali attivati per gli alunni delle classi elementari e medie, mentre per i bambini dell’infanzia sono state messe a disposizione bacheche virtuali su cui vengono condivise favole, canzoni, filastrocche, disegni e link utili. La dirigente scolastica dice che il numero di alunni privi di mezzi tecnologici è ridotto:

“Per loro abbiamo fatto ricorso ai metodi tradizionali, i genitori sono venuti a scuola per recuperare i materiali necessari e mantengono i contatti telefonici con le maestre”. “C’è una particolare attenzione- ha aggiunto la preside- ed un grande senso di responsabilità nei confronti dei ragazzi con disabilità e con bisogni educativi speciali. È costante l’interazione della scuola con le loro famiglie”.

Francesca Amore ha sconsigliato al personale docente l’utilizzo di Whatsapp e di altri social privati:

“Le attività devono avvenire tramite organi ufficiali, in questo modo, – posso verificare il lavoro che viene svolto. Finora, il sistema sta tenendo bene e c’è un’ottima risposta, stiamo rimanendo uniti. Se la situazione dovesse perdurare, andrebbe, invece, affrontato il problema di come effettuare le prove di verifica e di valutazione. Restiamo in attesa di altre disposizioni in merito”.

2020-03-18T17:09:10+01:00