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L’Universo come Matrix: e se vivessimo in una simulazione?

Le ipotesi degli scenziati

Pillola blu o pillola rossa?
Per quanto assurdo possa sembrare, molti scienziati hanno ipotizzato che il nostro universo potrebbe essere una delle innumerevoli “simulazioni” in esecuzione in alcuni computer alieni, molto simile a un videogioco.
Le costanti fisiche – i numeri che governano le forze e le masse fondamentali in natura – sembrano messe a punto per consentire alla vita di una qualche forma di esistere.
Ipotesi che potrebbero far sorridere e portare alla mente Matrix, il film delle sorelle Wachowski.
Quello che però smorza l’ilarità generale è che il dubbio sulla natura di ciò che ci circonda è un argomento che gli scienziati prendono sul serio.

Tra gli scienziati che hanno preso in considerazione l’ipotesi di un universo in stile Matrix c’è Neil deGrasse Tyson. Secondo il popolare astrofisico ci sarebbe la probabilità del 50 e 50 che la nostra intera esistenza sia un programma sul disco rigido di qualcun altro.

Anche Elon Musk sembra essere in accordo con questa ipotesi. Secondo il fondatore di Space X l’universo ha 13,8 miliardi di anni, quindi tutte le civiltà che potrebbero essere sorte in tutto il cosmo hanno avuto un sacco di tempo per affinare il loro “know-how” tecnologico, rendendole in grado di creare “giochi virtuali” indistinguibili dalla realtà.

Il concetto base delle loro ipotesi è che ogni civiltà che arrivasse allo stadio ‘post-umano’, quasi certamente imparerebbe a eseguire simulazioni sulla scala di un universo. Data la dimensione dell’universo – miliardi di mondi, miliardi di stelle – è abbastanza probabile che, se fosse possibile, qualcuno già ci sia riuscito.
E se fosse così?
Ci troveremo da qualche parte in quella catena di simulazioni.

universo

Ovviamente non tutta la comunità scientifica è d’accordo con queste ipotesi. L’universo è un agglomerato di misteri di cui conosciamo appena lo 0,1 per cento (per dire tanto).

2020-03-19T14:25:30+01:00