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Reggio Calabria, al liceo ‘Volta’ garantita continuità didattica

Intervista alla dirigente scolastica

REGGIO CALABRIA – “Ho apprezzato lo slancio professionale di tutti i docenti nell’essere stati, sin dal primo momento di emergenza sanitaria ed educativa, presenti ed operativi nell’avvio della didattica a distanza. C’e è un forte senso di appartenenza alla comunità scolastica, è forte l’imperativo deontologico di cui sta dando prova tutta la scuola italiana. Di questo, tutti dobbiamo prendere coscienza per comprendere qual è la vera funzione della scuola nella nostra società e forse recuperare il ruolo sociale che abbiamo un po’ perso nel tempo. Sanità e scuola sono elementi sostanziali per avere cura dell’intera collettività”.

A parlare in un’intervista a diregiovani.it è Angela Maria Palazzolo, dirigente del liceo scientifico ‘Volta’ di Reggio Calabria, istituto che raccoglie un bacino di utenza di quasi 1400 iscritti.

– Come si è organizzata la sua scuola con la didattica digitale a distanza?
“Subito dopo la chiusura delle scuole, abbiamo adottato una serie di piattaforme per garantire la continuità scolastica. Fidenia, Treccani, We School sono stati alcuni tra i mezzi adottati per raggiungere i ragazzi e rispondere alle indicazioni date dal ministero dell’Istruzione. Mentre il grosso del collegio lavorava, ci siamo impegnati nell’attivazione di una piattaforma unica e siamo approdati a G Suite che, insieme al registro elettronico, e’ diventato lo strumento ufficiale della scuola”.

– Qual è il vantaggio di utilizzare una piattaforma unica per tutti i ragazzi?
“G Suite è una piattaforma di Google che presenta alcune rilevanti facilitazioni per gli utenti, in particolare l’interoperabilità dei dati. Organizzazione delle classi virtuali per lezioni sincrone e asincrone, posta elettronica, condivisione dei documenti attraverso Google Drive, calendario online integrato e condivisibile, Google Meet per le video conferenze sono alcuni dei servizi offerti dalla piattaforma di Google. L’accesso è, inoltre, immediato e non presenta difficoltà di connessione”.

– È stato facile per i docenti utilizzare i mezzi per attivare la didattica a distanza? 
“L’attivazione della piattaforma unica è frutto di un lavoro che dura da anni. Da quando, nel 2015, abbiamo avviato una costante attività di formazione rivolta anche alle tecnologie innovative, alla digitalizzazione di nuovi ambienti di apprendimento, all’utilizzo delle piattaforme. Un lavoro di formazione posto in essere e ritornato utile, che ci ha permesso di dare una risposta immediata alle esigenze della fase critica che stiamo attraversando. Ci hanno aiutato e supportato il team digitale e le competenze interne che si sono messe a disposizione dei colleghi che hanno potuto riscontrare qualche difficoltà”.

– Su che cosa state puntando adesso per perfezionare la didattica a distanza?

“In questo momento è importante approfondire, attraverso l’interazione e la collaborazione tra docenti, strategie inclusive per favorire il bilanciamento delle lezioni e non lasciare nessuno indietro. L’aula virtuale ci dà un riscontro positivo, ma si tratta di un work-in-progress ed il monitoraggio dev’essere costante”.

– La scuola non si ferma, dunque.
“Assolutamente no! Il nostro è un lavoro di forte responsabilità dal punto di vista sociale, culturale, politico inteso come sviluppo del bene comune e della coesione sociale. La scuola deve dare le risposte giuste, al momento giusto e non può venire meno al dettato costituzionale. Utilizzare la didattica digitale a distanza per gli studenti è necessario, ma può essere, inoltre, visto come un momento di acquisizione delle competenze di cittadinanza attiva e responsabile”.

2020-04-03T19:58:00+02:00