ROMA – Un lungometraggio realizzato completamente a distanza. È il progetto di Alveare Cinema che coinvolge dieci ragazze e ragazzi, dagli 11 ai 23 anni, finanziato dal ministero dell’Istruzione e dal Mibact nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola. Gli studenti dell’istituto ‘Bramante’ di Roma avevano cominciato a lavorare al film prima dell’emergenza Covid-19, ma quando sono subentrate le restrizioni per contenere il contagio, non si sono persi d’animo. Così, mentre si fermano le grandi produzioni cinematografiche e chiudono cinema e teatri, il progetto del liceo professionale romano va avanti, grazie al sostegno di Alveare Cinema e Anac (Associazione nazionale autori cinematografici).
“Ci siamo accorti che eravamo finiti in un film- raccontano i ragazzi- e da lì abbiamo capito di essere noi stessi in quarantena i nostri personaggi”.
Incontri e casting proseguono online, così come la sceneggiatura, che di giorno in giorno viene costruita dagli studenti direttamente da casa. Il film diventerà quindi la prima pellicola interamente realizzata da ragazzi e ragazze durante la pandemia. Sceneggiatori e tutor si incontrano ogni settimana su una piattaforma gratuita e si confrontano su idee e temi.
“È anche un modo per non lasciare soli i ragazzi- spiega il regista Paolo Bianchini- in questo momento è normale che molti di loro si sentano spaesati, ma è proprio da questa confusione che possiamo tirare fuori qualcosa di interessante e originale”.
Un’esperienza nuova che mette tutti alla prova, come commenta Alessandro Rossetti di Anac:
“Servono linguaggi e punti di vista inediti- riflette- è tutto in divenire, costruiamo, insieme ai ragazzi, la narrazione della nostra pandemia, delle storie personali nella Storia, cercando un modo nostro di restituirla in immagini”.
Una volta definiti i profili dei personaggi, si passerà a fare i casting, sempre online. Il progetto coinvolgerà altri ragazzi e ragazze della scuola che andranno ad occuparsi di diversi aspetti del lungometraggio: costumi, scenografia, suono, montaggio, regia. Questa seconda fase, così come il primo ciak, prenderà il via una volta conclusa la quarantena, in base alle nuove disposizioni.
“Stiamo capendo che le relazioni con gli altri- riflette una delle giovani sceneggiatrici- sono davvero importanti, tante delle cose che facevamo prima, tipo lo shopping, ora appaiono superflue. Il virus ci porta ad essere meno superficiali, a rivedere le priorità”.