NAPOLI – “Avevamo molte aspettative sul quinto anno, soprattutto sul secondo quadrimestre, forse più dal punto di vista emotivo che didattico. È come si ci fosse stata tolta una parte di percorso sociale e di crescita personale”.
Sono queste le parole che Giulia, studentessa dell’ultimo anno al liceo ‘Flacco’ di Portici, sceglie per raccontare l’ultimo periodo lontano dalla scuola che ha comportato per lei e i suoi compagni un distacco improvviso e radicale dalla quotidianità scolastica. Una situazione non facile da digerire per chi frequenta l’ultimo anno delle superiori, crocevia per capire la strada da prendere per il proprio futuro, nonostante i grandi sforzi di docenti e dirigenti.
“Secondo me è davvero molto importante stare vicino alle persone nella parte finale del percorso che hai condiviso per 5 lunghi anni- spiega Sara, anche lei maturanda del ‘Flacco’- certo le lezioni continuano con la didattica a distanza, ma non è proprio come avevamo immaginato la fine di questo percorso”.
Un percorso che è ancora incerto perché i ragazzi e le ragazze del quinto anno non sono ancora sicure che potranno ritornare in classe a maggio e da questo dipenderanno anche le modalità di svolgimento dell’esame di Stato.
“Personalmente io sono abbastanza rassegnata, per me non ritorneremo in classe- sostiene Giulia- anche se così fosse per me sarebbe meglio fare solo l’orale perché, anche se stiamo studiando e completando i programmi, saremmo troppo stretti con i tempi e sarebbe difficile da immaginare lo svolgimento classico delle prove”.
Quello però a cui le ragazze e i ragazzi non si rassegnano è il non vedersi per festeggiare un traguardo così importante:
“appena finirà avremo di nuovo tante occasioni per stare insieme, ci manca tanto essere di nuovi tutti uniti, alunni e docenti- spiega Sara– spero solo che non salti il nostro viaggio della maturità in Spagna quest’estate. Per quanto riguarda i miei coetanei in tutta Italia voglio dire una cosa: anche se questo momento ci sembra così brutto prendiamolo come un’occasione di riflessione, soprattutto su noi stessi, cerchiamo di avere costanza nello studio e andrà davvero tutto bene”.