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VIDEO| 25 aprile, la speciale versione di Bella Ciao voluta da Tommaso Primo

La canzone simbolo della lotta partigiana contro il fascismo, diventa oggi la colonna sonora di una nuova lotta, quella al Covid-19

Roma – «Il compito degli uomini della resistenza non è finito. Bisogna che essa sia ancora in piedi», si apre così, con una frase di Piero Calamandrei, il video della speciale versione di Bella Ciao voluto da Tommaso Primo e prodotto da Giuseppe Spinelli.Il cantautore napoletano – non inquadrabile in generi ed etichette e abile nel rompere barriere e stili – ha riunito sette artisti da tutto il mondo, ognuno dalla propria abitazione, per reinterpretare il celebre canto popolare.https://youtu.be/JDS2_hKDqZc«L’idea ha preso forma in una decina di giorni, – racconta Tommaso Primo – i musicisti che hanno preso parte al progetto condividono con me il valore della resistenza. La nostra Bella Ciao è una versione intensa, appassionata, realizzata nella consapevolezza che per combattere le battaglie di oggi non bisogna dimenticare quello che è stato. Un grido di gioia e di speranza da ogni continente, per tornare presto a cantare insieme».  La canzone che durante la Resistenza è stata il simbolo della lotta partigiana contro il fascismo, diventa oggi la colonna sonora di una nuova lotta, quella al nemico invisibile ma non meno feroce, il Covid-19. Con Tommaso Primo cantano e suonano: Guillem Roma (Spagna), Samah Mustafa (Palestina), Dewis Caldes (Brasile), Georgios Strimpakos (Grecia), Irma libohova (Albania) e Laye Ba (Senegal); alla chitarra c’è Giuseppe Spinelli, alle percussioni Antonio Esposito, al violino Stella Manfredi e al violoncello Arcangelo Michele Caso. ​Da Yves Montand a Giorgio Gaber, dai Modena City Ramblers fino a Goran Bregović, Bella Ciao ha continuato a vivere nella musica folk e nelle voci di tanti cantautori. Eletta a inno dai movimenti di protesta nel mondo, la canzone folcloristica risuona anche nelle serie tv, come succede ne’ La casa di carta.

2020-04-24T21:17:56+02:00