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Scuola, Azzolina: “Trasformiamo emergenza in opportunità per il futuro”

La ministra Azzolina ospite all'Edu Day 2020: "Stanziati 165 milioni per pc e tablet"

ROMA – “Abbiamo dovuto chiudere le scuole per salvaguardare la vita degli studenti, del personale scolastico, e dell’intera Italia. La didattica a distanza è stata un ausilio che ci ha permesso di evitare che alunni e alunne restassero da soli, anche psicologicamente, in un momento difficile in cui tutte le nostre abitudini sono state spazzate via. È chiaro che la didattica a distanza non potrà mai sostituire la didattica in presenza, ma è riuscita ad arrivare ai nostri studenti anche a distanza”.

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è intervenuta così, questa mattina, nel corso dell’Edu Day 2020 organizzato da Microsoft Education.

“La scuola non era preparata a fare la didattica a distanza, ma grazie all’impegno dei docenti è riuscita ad arrivare dove non era mai arrivata, e ha permesso anche agli studenti di acquisire competenze nuove- ha aggiunto la ministra– La didattica a distanza ha anche avvicinato le famiglie alla scuola, e i genitori si sono resi conto di come il ruolo dell’insegnante e del genitore siano diversi. Ne ènata un’alleanza educativa fondamentale per l’apprendimento dello studente”.

Infine, sugli stanziamenti economici dedicati alla scuola, Azzolina ha ricordato:

“Nel decreto Cura Italia abbiamo stanziato i primi 85 milioni di euro di cui 70 dedicati all’acquisto di pc e tablet. E siamo stati velocissimi del far avere questi soldi ai dirigenti scolastici in tempi record. Ma quei soldi non bastavano, così abbiamo stanziato altri 80 milioni tramite fondi PON dedicati agli studenti del primo ciclo della scuola primaria e secondaria di primo grado. E poi un ultimo stanziamento dedicato ai centri provinciali per l’istruzione degli adulti e per le sezioni carcerarie e ospedaliere. Ma al di là dell’investimento economico c’è stato un investimento di studenti, insegnanti e famiglie che si sono messi in gioco. Senza questa collaborazione non sarebbe stato fatto nulla. Ora dobbiamo evitare che questo patrimonio umano e tecnologico si perda e far in modo che entri nella scuola del futuro- ha concluso la ministra- Una scuola più moderna dove le persone collaborino di più, si diano una mano mettendo al centro studenti e studentesse. Questo è il nostro obiettivo più grande: trasformare il momento dell’emergenza in opportunità per una scuola più ricca più bella”.

2020-05-12T15:43:06+02:00