CATANIA – “All’inizio dell’emergenza educativa, i ragazzi erano disorientati, non sapevano come avrebbero affrontato la maturità, non avevano direttive precise dal ministero dell’Istruzione, ma dal momento in cui hanno saputo che gli esami di Stato si svolgeranno in presenza, con un maxi-colloquio, sono più consapevoli e motivati nello studio”.
Così in un’intervista a Diregiovani, Nadia Cucinotta, docente di filosofia e storia al liceo scientifico ‘Galilei’ di Catania e membro della commissione interna degli esami di maturità che inizieranno il prossimo 17 giugno.
“Quest’anno- spiega- porterò due classi alla maturità. In tutto abbiamo 15 quinte, con una media di 30 alunni per classe. Adotteremo misure che mettano in sicurezza sia loro che i docenti. L’ingresso sarà contingentato, sceglieremo le aule con una maggiore capienza, le distanze saranno rispettate da tutti e credo che i maturandi saranno interrogati con un numero limitato di partecipanti che possano assistere”.
L’istituto siciliano sta mantenendo il programma scolastico avviato ad inizio d’anno:
“Dopo aver dato dato notizia ai miei ragazzi dell’esame in presenza- ha concluso Nadia Cucinotta- erano contenti, hanno quasi esultato. Da quel momento, sono più carichi e si stanno preparando con maggiore determinazione alla maturità. Mi avevano già detto che quando sarà finito tutto questo, vorranno ritornare nelle loro aule per rivedere i luoghi in cui hanno vissuto fino a due mesi fa. È come se avessero lasciato qualcosa in sospeso”.