ROMA – “La scuola del futuro sarà virtuale e rivoluzionaria, aiuterà gli studenti a far emergere i propri talenti, userà le nuove tecnologie didattiche per farci scoprire la bellezza del mondo che ci circonda, azzererà finalmente le differenze sociali”. Sono alcuni dei messaggi di speranza degli studenti e delle studentesse che hanno aperto la finale del Premio scuola digitale (Psd) del Lazio, che si è tenuta in versione online questa mattina.
Trasmessa sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’istituto ‘Luigi Einaudi’ di Roma, scuola polo organizzatrice del premio, la diretta è stata moderata da Marta Nicoletti, giornalista dell’agenzia di stampa Dire e diregiovani.it.
“Il premio nasce con la finalità di far emergere e di valorizzare le esperienze di didattica digitale- ha detto Simona Montesarchio, direttrice generale per l’Innovazione Digitale del MI- è un’esperienza fondamentale per gli studenti, ma è soprattutto sorprendente la carica e la forza delle idee che emergono dalle scuole e dagli studenti, che non finisce mai di stupirmi. E lo abbiamo vissuto quest’anno, quando le scuole si sono date da fare per riadattare la loro didattica, cogliendo le sfide e le opportunità del digitale. Il Piano Scuola Digitale in questo è stato fondamentale perché ha permesso di fare in modo che le scuole fossero pronte ad affrontare la sfida che stiamo vivendo”.
Dopo i saluti del direttore dell’USR Lazio Rocco Pinneri, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione fra gli studenti per realizzare dei progetti vincenti, è stata presentata la giuria composta da Amelia Criscuolo, rappresentante dell’USR Lazio per l’Innovazione Tecnologica nelle scuole; Mariangela Ilari, project manager di ‘Lazio Innova SpA’; Giovanni Caruso, tecnologo del Consiglio Nazionale delle ricerche (CNR) e Cristina Vitucci, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Roma ‘Tor Vergata’.
Un evento che ha puntato molto sul coinvolgimento diretto degli spettatori, che sono stati fino a un migliaio contemporaneamente. Attraverso una live chat potevano infatti porre delle domande agli ospiti, o scegliere una parola per descrivere la scuola del futuro. Una diretta interattiva quindi, arricchita anche dai disegni in live dell’illustratrice Cecilia Caprolingua, che ha raccolto con le immagini quanto emerso durante la mattinata.
La competizione si è svolta in due sezioni, suddivise fra primo e secondo ciclo di istruzione, con le presentazioni dei sei progetti finalisti per ogni ciclo. Ogni scuola ha prodotto un video di tre minuti, cui è seguito un pitch di due minuti degli studenti portavoce, ai quali poi la giuria ha posto qualche domanda di approfondimento. Ma non è stata solo una competizione; non sono mancati infatti i momenti d’intrattenimento e gli interventi degli ospiti d’onore. Fra questi il giovane Hady Milani, ingegnere aerospaziale esperto di esplorazione umana dello spazio, che ha raccontato alcune curiosità sul nostro Sistema Solare e sulle più interessanti missioni aerospaziali in corso.
“Dobbiamo impegnarci per oltrepassare sempre di più i nostri limiti di esplorazione dello spazio e siete soprattutto voi che potrete farlo- ha detto rivolgendosi ai giovani sfidanti- che, ne sono sicuro, riuscirete a trovare delle risposte ai tanti problemi che ancora ci limitano”.
Dopo le presentazioni del secondo ciclo, per permettere alla giuria di deliberare, c’è stato invece l’intervento musicale di Santino Cardamone, giovane chitarrista originario di Crotone e docente di tecnologia del legno a Bologna, che ha suonato pezzi di De Andre’, Rino Gaetano, Vinicio Capossela, nonché un suo componimento originale: ‘Il ballo dell’emigrante’.
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Alla fine della mattinata la giura ha decretato i vincitori. Sul podio delle scuole del primo ciclo sono saliti: al terzo posto ‘Orte 360°’ dell’Istituto Omnicomprensivo di Orte, un progetto di fotografie interattive a 360 gradi di alcuni dei più importanti tesori artistici del territorio. Un prodotto che si è rivelato utilissimo adesso che, a causa dell’emergenza Covid, questi siti non sono visitabili, come ha ricordato Alessandro, il giovane studente che l’ha presentato. Al secondo posto ‘Lo stagno incantato’ dell’ IC ‘Margherita Hack’ di Colleferro, un gioco da tavolo, realizzato con Photoshop e Autocad, per conoscere, divertendosi, i segreti dell’ecosistema lacustre. Al primo posto ‘Caccia al tesoro digitale’ dell’IC ‘Corradini Frezzotti’ di Latina, che ha permesso agli studenti del primo anno di familiarizzare con la spazialità dell’istituto e socializzare attraverso l’esplorazione digitale delle aule.
Per il secondo ciclo al terzo posto si è classificato ‘Start lover’ dell’IIS ‘Via Roma’ di Guidonia, un ipertesto digitale, basato su un metodo didattico innovativo fatto di apprendimento fra pari, classi ribaltate e condivisione degli elaborati ottenuti. Al secondo posto ‘A.C.S. (Automated Counter System)’ dell’IIS ‘C. Rosatelli’ di Rieti, un dispositivo, elaborato a partire da un hackathon a scuola, per monitorare l’afflusso di visitatori ai sentieri della vicina Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia. Al primo posto ‘R.I.A. (Research in Action)’ del Liceo Grassi di Latina, nato a partire da un percorso di ASL col territorio, per applicare la matematica alla risoluzione di problemi concreti. Proprio per passare dalla sfera delle proposte progettuali al mondo delle attuazioni concrete, i progetti vincitori per ciascuna sezione riceveranno un premio del valore di 2000 euro per lo sviluppo del progetto stesso.