BOLOGNA – “Mi pare una mediazione ragionevole, purché alle scuole sia dato un certo margine di libertà per tradurre in pratica il documento in base alle condizioni specifiche”.
Così il dirigente scolastico Carlo Braga dell’istituto superiore ‘Salvemini’ di Casalecchio di Reno commenta all’agenzia Dire il documento redatto dal Comitato tecnico-scientifico del governo e pubblicato ieri dal ministero dell’Istruzione che stabilisce le regole per il rientro a scuola di settembre.
“Servirà l’estate per capire come affrontare l’importante diluizione della popolazione scolastica che le regole di distanziamento impongono- prosegue Braga che non nasconde le difficoltà di gestione- Mi immagino gli intervalli da noi, con migliaia di studenti nei corridoi. Sicuramente non potremo raddoppiare gli spazi scolastici e conseguentemente i docenti, potremo però optare per una soluzione di Dad sincrona con turnazione doppia, puntando quindi sul potenziamento tecnologico delle nostre aule”.
“A noi però resta da affrontare il problema del pendolariato studentesco- aggiunge poi- dato che i nostri 1300 studenti vengono da 33 comuni dell’area bolognese, fino all’alta valle del Reno. I trasporti pubblici qui diciamo che sono un vincolo a priori per noi. La tecnologia potrebbe perciò essere d’aiuto in questo senso, a meno che le aziende locali dei trasporti non siano pronte a raddoppiare anche il numero di treni e autobus”.
Quanto alla possibilità di appoggiarsi a strutture esterne alla scuola, chiosa:
“il comune di Bologna ha già detto che la priorità sarà dati ai piccoli, cosa che sinceramente farei anche io”.