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Riapertura scuole, preside istituto Garibaldi di Salemi: “No responsabilità penale”

Intervista al dirigente scolastico Salvino Amico

ROMA – “Il rischio di nuovi contagi da Covid-19 con la riapertura delle scuole a settembre è reale e la responsabilità penale per ciascun istituto ricade sul dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro. Ma se con tutti i dispositivi e le procedure da applicare che porremo in essere per prevenire la diffusione del virus, si dovesse comunque verificare un contagio, come potrebbe la scuola dimostrare che non ha colpa? La responsabilità penale è personale e siamo in tanti tra i dirigenti scolastici a chiedere con forza ai decisori politici la derubricazione di questo aspetto, con una rivalutazione del carico di responsabilità”.

Salvino Amico, dirigente scolastico dell’istituto ‘Garibali’ di Salemi e Gibellina (Trapani) a seguito delle disposizioni del Comitato tecnico scientifico sulle modalità di riapertura delle scuole a settembre e sulla responsabilità penale che grava sui dirigenti scolastici in materia di sicurezza.

“La scuola che gestisco- prosegue il dirigente– include 1200 studenti, 170 docenti e 30 operatori Ata, dislocati in 13 plessi. È materialmente impossibile riuscire a tenere sotto controllo tutti i fenomeni che possono verificarsi in una realtà lavorativa complessa, come quella scolastica”.

Per il preside siciliano, ci sono diverse criticità da attenzionare per garantire la sicurezza nelle scuole durante l’emergenza sanitaria.

“Dal mio punto di vista- conclude il preside Amico- alternare le lezioni in presenza con la didattica a distanza è la soluzione più sicura. La media education va valorizzata, anche se è complicato attuarla in quelle famiglie dove lavorano entrambi i genitori. Restiamo in attesa di avere certezze”.

2020-06-04T15:52:27+02:00