ROMA – L’ecologia entra in classe. Anche se virtuale. Alla scuola secondaria di primo grado ‘Giovanni Pascoli’ di Tavullia (PU) i ragazzi della terza A e B, nei mesi scorsi hanno partecipato ad un progetto di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici causati dall’aumento di CO2 nell’atmosfera. Il tema di fondo era quello della salvezza del pianeta e dell’importanza dell’uso di energie pulite. L’idea dei ragazzi è stata quella di costruire una riproduzione funzionante di un pannello solare termico che consente di scaldare l’acqua in modo totalmente sostenibile. Gli alunni hanno progettato questo pannello solare pensando di usare materiali di recupero ovvero bottiglie di plastica e scarti di falegnameria.
La base del pannello è stata costruita proprio con quest’ultimi e su questa struttura sono stati posizionati i tubi di Pvc neri del diametro di un centimetro collegati tra loro a formare una serpentina con raccordi a forma di T. I tubi sono stati fatti passare nelle bottiglie di plastica, precedentemente private del fondo, riproducendo così il fenomeno dell’effetto serra. E poi ad un’altezza superiore di trenta centimetri rispetto al pannello, è stato posizionato un serbatoio contenente l’acqua: quest’ultima entra nei tubi dal basso, grazie alla forza di gravità e risale lungo il circuito per convenzione.
I ragazzi hanno così potuto constatare che la temperatura dell’acqua che scorreva nei tubi aumentava, grazie al calore trattenuto dalle bottiglie, il cui assorbimento era favorito dalla base nera del pannello. Infatti le misurazioni della temperatura dell’acqua, effettuate ad intervalli regolari per quattro ore hanno dimostrato che da 20 gradi la temperatura ha raggiunto i 50 gradi. Il modello progettato è funzionato e i ragazzi sono riusciti a scaldare l’acqua senza nuocere all’ambiente.