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Roma, la campagna ‘Riconnessi’ dona 60 pc alla scuola di Polla

L'iniziativa è stata lanciata da Cittadinanzattiva

ROMA – La campagna “Riconnessi” lanciata da “Cittadinanzattiva” per dare una mano alle scuole delle aree interne del nostro Paese è riuscita a donare sessanta pc all’istituto omnicomprensivo di Polla, grazie alla donazione della Fondazione Roche che ha risposto all’appello per venire incontro alle esigenze dei ragazzi del piccolo centro situato nell’area interna Valle di Diano. Ma l’iniziativa di “Cittadinanzattiva” non si ferma qui.

L’associazione ha lanciato una nuova chiamata per raccogliere fondi a favore dell’istituto comprensivo statale “Valenti” di Trevi e dell’Omnicomprensivo “Beato Simone Fidati” di Cascia, due scuole della Valnerina in Umbria, in cui circa 35 studenti sono sprovvisti dei dispositivi e delle connessioni per la didattica digitale. Un risultato raggiunto e un altro da raggiungere, dunque, grazie alla campagna promossa ad aprile in partnership con la Federazione delle Aree interne, sul tema del digital divide nelle aree interne del Paese. 

“Crediamo che, nel dibattito relativo alla chiusura delle scuole, si sia prestata poca attenzione al fatto che nel nostro paese i territori hanno caratteristiche molto differenti uno dall’altro e che, ad esempio, le scuole delle aree interne difficilmente hanno problemi di spazi o di sovraffollamento delle aule ed al contrario spesso hanno problemi di connessione o servizi di mobilità carenti. Per questo chiediamo che, anche in vista della riapertura a settembre, un’attenzione particolare sia dedicata al quasi mezzo milione di studenti che frequentano le scuole nelle aree interne e ultra periferiche, il 6% circa degli 8,4 milioni di studenti italiani. Per queste realtà occorre potenziare connessioni e supporti digitali, e pensare ad un servizio di trasporti extraurbani gratuiti per gli studenti”, dichiara Anna Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva. 

Un impegno che è stato condiviso da Francesco Frattini, segretario generale di Fondazione Roche:

“Lo sforzo di isolamento sociale, imposto dalla pandemia di COVID19, ha richiesto non solo disciplina e senso civico, ma anche resilienza emotiva e psicologica in particolare da parte delle generazioni più giovani.Da questa premessa scaturisce uno dei pilastri del progetto “Roche si fa in 4”, con cui Fondazione Roche, desiderosa di sostenere il diritto allo studio, si è rapidamente attivata per consentire il reperimento e la distribuzione di materiale tecnologico utile per la didattica a distanza. Un esempio che ancora una volta testimonia come anche le situazioni più difficili si possano superare grazie alla collaborazione di tutti gli attori che intendono essere partner del nostro Sistema Paese”.

La campagna di raccolta fondi è attiva sulla piattaforma gofund.megofundme.com/f/riconnessi.

2020-06-24T16:41:26+02:00