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Scuola, rientro a settembre: distanza di un metro calcolata da bocca a bocca

Sulle mascherine decisione rinviata a fine agosto

ROMA – Il distanziamento fisico si conferma un punto centrale per la riapertura delle scuole a settembre, ma la distanza di un metro sarà calcolata da bocca a bocca, e non più tra i banchi, come era stato ipotizzato in precedenza. È quanto previsto dall’ultima versione delle Linee guida da seguire in vista della riapertura delle scuole, elaborato dal ministero dell’Istruzione e ora al vaglio delle Regioni. Questo passaggio renderebbe più semplice l’organizzazione delle aule, perché la distanza, se calcolata in base alla possibile fonte di contagio (la saliva e, quindi, la bocca), potrebbe essere meno di un metro nei casi di alunni che si danno le spalle, come avviene tra le file dei banchi.  In merito all’utilizzo delle mascherine, invece, il documento rimanda la decisione alle due settimane che precedono l’avvio dell’anno scolastico. L’obbligatorietà o meno della mascherina durante le lezioni, sarà quindi stabilita in base all’andamento dell’epidemia.

ORARI SCAGLIONATI E LEZIONI NEI TEATRI

Classi divise in più gruppi di apprendimento, turni differenziali a seconda dei gradi scolastici, estensione dell’orario fino al sabato e, se adeguatamente pianificata, gli istituti di secondo grado potranno utilizzare anche la didattica a distanza, ma solo in maniera complementare. Sono questi gli assi principali su cui si sviluppano le Linee guida per la riapertura delle scuole a settembre, nell’ultima versione del documento di cui si sta discutendo durante la conferenza unificata attualmente in corso. A gestire questi aspetti saranno comunque gli istituti scolastici, ai quali è lasciata piena autonomia in base anche alle esigenze territoriali. Saranno le singole scuole, quindi, ad avvalersi delle varie possibilità proposte dal ministero, organizzando gli spazi interni ed esterni in modo tale da evitare assembramenti all’ingresso e all’uscita. Gli orari di inizio e fine delle attività scolastiche dovranno quindi essere scaglionati, mentre il personale ausiliario si occuperà delle attività di accoglienza e vigilanza. In accordo con gli enti locali, le realtà del Terzo settore, le istituzioni pubbliche e private dei territori e le scuole potranno sottoscrivere specifici ‘Patti educativi di comunità’ per favorire la messa a disposizione di spazi comuni come parchi, teatri, biblioteche, cinema e musei. Le scuole potranno poi riorganizzare e valorizzare gli spazi già presenti a scuola anche grazie ai fondi per l’edilizia leggera, creando spazi supplementari in aree all’aperto. Se necessario, il documento prevede anche ulteriori incrementi di organico per il personale scolastico.

2020-06-26T15:52:13+02:00