
Roma – È stato inaugurato oggi, alla presenza delle autorità del Municipio VIII di Roma e dell’associazione Cultrise, attiva nella promozione dell’arte contemporanea, il murales della street artist Laika “Giustizia per Soumaila Sacko”. L’opera, che raffigura il bracciante con sullo sfondo la parola “Justice”, è un grido di rivolta e denuncia, realizzato in via Efeso, nel quartiere San Paolo, sul muro del Mercato Ostiense.
«Sono passati due anni dall’omicidio di Soumaila Sacko, ucciso a colpi di fucile il 2 giugno del 2018 mentre raccoglieva delle lamiere per la sua baracca, e la lotta dei braccianti non si è fermata», spiega Laika.
Sacko, come tanti altri braccianti, è stato vittima della condizione di sfruttamento in cui vessano i lavoratori agricoli delle nostre campagne.
«Le condizioni di lavoro inumane alle quali sono sottoposti migliaia e migliaia di donne e uomini sono il frutto delle politiche dei giganti del cibo, che, nel nome del profitto, schiacciano contadini e braccianti, con la complicità della politica che non ha interesse a far uscire tutte queste persone dall’invisibilità», ha proseguito l’artista.
«Questa location è altamente simbolica. Sacko tiene in mano un pomodoro da cui cola del sangue lungo il suo braccio. È il sangue dei braccianti che si spaccano la schiena per una paga da fame per permettere alla grande distribuzione di ricavare il maggior profitto dalle vendite a basso costo dei prodotti agricoli» ha concluso l’artista.