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Venezia 77. A Tilda Swinton il Leone d’oro alla carriera: il suo discorso tocca il cuore

L'attrice ha concluso il suo intervento con un omaggio a Chadwick Boseman

VENEZIA – “Che l’eccezionale contribuito di Tilda al cinema sia omaggiato qui a Venezia è appropriato. È imbevuta di cinema e lo si vede in ogni suo gesto. Ha ridefinito i confini del cinema e modellato la nostra cultura ispirando generazioni di artisti ad espandere il loro senso della possibilita’. In questo tempo che ci spinge al conformismo, Tilda ci invita ad essere noi stessi. Forse non capiremo fino in fondo per molti anni l’impatto che Tilda ha avuto nel cinema, forse non ci bastera’ tutta la nostra vita. Dunque questo premio non e’ solo una celebrazione dei risultati che Tilda ha conseguito come cineasta fino ad ora. È una celebrazione di tutto quello che deve ancora fare e di tutto quello che noi possiamo ancora attendere con ansia“. Con queste parole Joanna Hogg, regista e giurata del Concorso della 77. Mostra del Cinema di Venezia, ha presentato Tilda Swinton al momento della consegna del Leone d’oro alla carriera, durante la cerimonia di apertura della kermesse.

Sono molto fiera e felice di essere qui, ha detto in italiano la Swinton.Due cose mi sono chiesta ultimamente. La prima: quanto e quale cinema conta per me. La seconda: come riuscire ad accettare questo immenso onore con una faccia impassibile. Il cinema è, semplicemente, il mio luogo felice. È la mia vera madrepatria. E la sua compagnia, l’albero genealogico del mio cuore. I nomi sull’elenco di coloro a quali è stata tributata questa onorificenza sono i nomi dei miei maestri. Sono la ragazzina punk – ha continuato l’attrice – fissata con il cinema che fa l’autostop per la stazione per prendere un treno per le colline ai piedi delle vette delle loro conquiste. E, ad ogni modo, io sto appena iniziando“.

Tilda ha poi concluso il suo discorso con un invito rivolto a tutti ad avere cura del nostro patrimonio culturale e un ringraziamento alla Mostra per la sua presenza in questo anno particolare: “Se posso, vorrei dire per conto di tutti noi e insieme alla grande Ann Hui (anche lei Leone d’oro alla carriera di questa edizione, ndr) vorrei ringraziare la nostra sublime Venezia, il festival del cinema piu’ venerabile e maestoso della terra, per aver alzato la sua bandiera quest’anno, l’anno della visione 2020, per ricordarci che certe cose non vanno da nessuna parte. Mentre affrontiamo i nostri conti, mentre impariamo a riporre la nostra fiducia nell’evoluzione e nei suoi inevitabili cambiamenti mentre ci liberiamo irrevocabilmente di quello che ci degrada e ci sconfigge e scopriamo e impariamo ad assumere la responsabilita’ e ad avere cura di tutti i tesori sia naturali che culturali, possiamo continuare a fare affidamento sul grande, elastico, vasto, selvaggio, brioso, sconfinato e perpetualmente inclusivo stato del cinema. Grazie per il mio leone con le ali. Il miglior dispositivo di protezione personale per l’anima che possa immaginare. Viva Venezia. Cinema, cinema, cinema! Wakanda forever! (il saluto che Chadwick Boseman, attore prematuramente scomparso a causa di un tumore, pronuncia nel film ‘Black Panther’, ndr) Nient’altro che amore“.

2020-09-02T22:08:00+02:00