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Ogni giorno dobbiamo chiamare i genitori al primo raffreddore dei bimbi…

Cari esperti, sono un insegnante della scuola dell’infanzia.Inizialmente ero molto propositiva nell’inizio di quest’anno scolastico seppur cosciente di tutte le difficoltà. Quello che però sto sperimentando ora è un forte senso di frustrazione ed impotenza. Ogni giorno siamo costretti a chiamare i genitori per il recupero dei bambini al primo raffreddore o per qualsiasi cosa […]

Cari esperti, sono un insegnante della scuola dell’infanzia.
Inizialmente ero molto propositiva nell’inizio di quest’anno scolastico seppur cosciente di tutte le difficoltà. Quello che però sto sperimentando ora è un forte senso di frustrazione ed impotenza. Ogni giorno siamo costretti a chiamare i genitori per il recupero dei bambini al primo raffreddore o per qualsiasi cosa che vada minimamente contro le regole anticovid. La collega che lavora in classe con me devo dire che non mi aiuta molto. Lei è molto rigida e fiscale ed ha preso le indicazioni come legge assoluta. Non dico che bisogna ignorare quanto ci è stato detto ma forse dovremo darci un po di tempo per comprendere meglio le situazioni.
A volte i bambini non capiscono il perché del loro allontanamento e spesso faccio fatica a spiegare che è per il bene di tutti quanti. Quando poi si abbracciano provo una stretta al cuore nel doverli separare. Solitamente non scatto subito ma cerco in maniera delicata di riportarli sul gioco e a volte continuo l’interazione affettuosa dicendo ai bambini di mandarsi dei bacetti o di fare il gesto dell’abbraccio. La mia collega invece scatta e a volte credo spaventi i bambini. Spero vivamente che nel tempo non sviluppino qualche fobia sociale o timore della vicinanza.
Si accettano suggerimenti. Grazie

Maria Speranza


Cara Maria Speranza,  
colpisce molto la tua premura nel cercare di trovare un adattamento creativo in una situazione obiettivamente non facile e certamente stressante, come controllare il gioco dei bambini, separarli in caso di contatto ed allontanarli da scuola se presentano i primi sintomi di raffreddore o influenza. Ci arriva tanto la tua frustrazione quanto il tuo modo di prendertene cura con estrema delicatezza.
La diversa modalità di gestione del problema tra te e la tua collega sembra crearti dei dubbi ed un certo dissenso. Da una parte ti chiedi se sia giusto applicare in modo così rigido il protocollo ministeriale e dall’altra temi vi possano essere delle ripercussioni sui bambini a livello emotivo e comportamentale. Le tue riflessioni denotano una certa sensibilità al problema, che puoi sicuramente trasferire nel tuo lavoro, così come stai già facendo, attenendoti alle regole che ogni scuola deve seguire e al contempo spiegando ai bambini il significato delle separazioni, sottolineando che presto sarà possibile tornare ad abbracciarsi, baciarsi. 
Non sappiamo dirti con precisione cosa potrà sviluppare nei bambini la privazione temporanea del contatto fisico a scuola, ma siamo certi che laddove ci sarà un adulto pronto ad accogliere, contenere e sostenere la creatività i bambini potranno comunque sentirsi in un ambiente protetto dove continuare a sperimentare e crescere insieme. Possono cambiare gli scenari, le abitudini, le regole ma le dinamiche relazionali possono trovare strategie differenti. Laddove c’è un senso e un significato tutto è possibile.
Un caro saluto!

2020-11-02T16:29:52+01:00