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Sono al termine della mia gravidanza e questo Covid mi terrorizza…

Sono al termine della mia gravidanza, che è trascorsa nel modo più assurdo e inimmaginabile. I primi mesi sono rimasta a casa in quarantena, con una paura e un disagio incredibile anche per andare a fare i normali controlli dalla ginecologa. Adesso mi trovo a partorire in una situazione surreale, con la paura che possa […]

Sono al termine della mia gravidanza, che è trascorsa nel modo più assurdo e inimmaginabile. I primi mesi sono rimasta a casa in quarantena, con una paura e un disagio incredibile anche per andare a fare i normali controlli dalla ginecologa. Adesso mi trovo a partorire in una situazione surreale, con la paura che possa prendermi il covid da un momento all’altro e passarlo a mio figlio. Mai come in questi giorni ho il terrore dell’ospedale e non riesco ad immaginare di partorire mio figlio là. Avevo sempre sognato questo come uno dei giorni più belli della mia vita, ero preparata alle paure normali che mi potevo aspettare, ma questa del covid adesso mi terrorizza e non so come evitarla.

Anonima


Cara Anonima,
hai ragione la gravidanza costituisce di per sé un momento particolare della vita di una donna, in cui gli aspetti di cambiamento psicologico e somatico richiedono complesse capacità di adattamento. Oltre alle trasformazioni fisiche, la gravidanza implica nuovi ed importanti equilibri riguardo all’identità individuale, di coppia e sociale. La gravidanza si presenta dunque come un momento di notevole complessità psicologica e quindi anche di potenziale vulnerabilità. In questo periodo di pandemia che stiamo vivendo, la gestione delle emozioni diviene ancor più complessa e amplificata.
Stiamo combattendo contro un nemico invisibile. Tuttavia, ciò che rende insopportabile tutto questo e ci fa sentire ancora più deboli e impotenti, è probabilmente, il bisogno assoluto e irrinunciabile di avere risposte certe su come andranno le cose. Purtroppo non conosciamo l’andamento futuro della pandemia.
L’ansia e la paura che tu provi derivano proprio dalla percezione di aver perso capacità predittiva rispetto a un certo dominio di fenomeni. Improvvisamente il sistema sa di “non sapere”. E questo genera ansia. Ma in questo caso per te trovandoti a fine gravidanza sono molti i dubbi e le paure che stai vivendo. 
Da alcuni studi sembrerebbe che il virus SARS-CoV-2 abbia una prognosi migliore in gravidanza rispetto alle precedenti pandemie. Non sarebbero stati descritti in letteratura casi negativi per i bambini nati da madri che avevano contratto la COVID-19 nel terzo trimestre. Sembrerebbe non esserci una trasmissione verticale, cioè dalla madre al bambino durante la vita endouterina. E’ evidente che ci siano poco certezze assolute però è importante in questo momento anche non farsi invadere dalle paure. Parla con il tuo ginecologo, lui saprà rasserenarti e fornirti tutte le indicazioni necessarie rispetto a questo momento che ti permetteranno di gestire meglio l’ansia. Informati sulle linee guida adottate dalla struttura in cui andrai a partorire e se puoi segui le indicazioni e i consigli delle ostetriche.
Di certo avevi immaginato una gravidanza migliore e ti starai chiedendo da mesi del perchè proprio ora doveva accadere tutto ciò.
Ma non tutto è perduto! Le tue fantasie sul possibile parto non sono svanite del tutto. 
Cogli le limitazioni delle visite durante la degenza prima e dopo il parto come un’opportunità per raccoglierti in te stessa senza essere disturbata dal mondo esterno. È un momento unico e irripetibile per te e per il tuo bambino vivilo appieno.
Durante il parto focalizzati sull’obiettivo: il parto è un’esperienza psicologicamente unica e l’uso di strategie di meditazione e di rilassamento potrebbero esserti di aiuto.
Ricorda che non sei sola, ci sono medici, ostetriche, personale socio sanitario che si prenderanno cura di te, chiedi esplicitamente il loro aiuto non temere tutto andrà per il verso giusto.
Un caro saluto!
 

2021-09-03T11:06:57+02:00