hamburger menu

Al via ‘Verso Fiera Didacta 2021’

Tema del primo panel online l'istruzione per la fascia 0-6

ROMA – Al via ‘Verso Fiera Didacta 2021’, la due giorni di convegni online iniziata oggi che anticipa la fiera della scuola in programma per i prossimi 17-19 marzo a Firenze. Il primo webinar ‘L’educazione prescolare nell’era della digitalizzazione: un necessario ri-orientamento’ è stato aperto dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenuta con un videomessaggio, e dalla vice ministra Anna Ascani, che invece ha partecipato in collegamento.

Tanti gli esperti che, subito dopo, si sono succeduti all’evento di lancio della quarta edizione dell’annuale fiera che sarà ospitata alla Fortezza da Basso.

Ad aprire i lavori del panel numero uno, moderato dalla direttrice generale per gli ordinamenti scolastici Maria Assunta Palermo, è stato Wassilios Fthenakis, presidente onorario di Didacta International:

“La didattica delle competenze è fondamentale nella fascia 0-6 dal momento che alcune delle più importanti competenze si sviluppano proprio nei primi 5 anni di vita” ha sottolineato. Perciò, per Fthenakis, è decisivo “investire presto nell’istruzione, sin dalla prima infanzia, perché questo garantisce più successo nella vita”. Tale deve essere “il nuovo paradigma di questo secolo- ha poi aggiunto- istruzione in età pre-scolare secondo nuovi programmi che contemplino l’uso delle tecnologie” perché queste “possono attivamente favorire l’apprendimento”.

Bambini forti, comunicativi, competenti in fatto di media e tecnologie digitali, ma anche bambini attenti, curiosi, che fanno esplorazione. Questi gli aspetti da potenziare sempre di più, secondo Fthenakis, che parla all’Italia guardando a esperienze estere, dalla Germania al Regno Unito.

“Il bambino è avido di imparare nel suo contesto di relazioni sociali sia reali sia virtuali. In famiglia o a scuola, co-costruire l’apprendimento significa che si impara insieme, e non da soli come diceva Maria Montessori. Questo è il nuovo approccio da adottare secondo me” per affrontare le sfide educative del presente e del prossimo futuro, ha concluso il presidente di Didacta International.

Maria Antonietta Salvucci, professoressa di stanza al ministero dell’Istruzione, ha invece delineato un quadro di interventi praticabili a livello sovranazionale. A questo proposito l’esperta ha precisato:

“La Dad ha rappresentato la prima esperienza di apprendimento online per circa il 60% di discenti e docenti in Italia e in Europa. Se da un lato è necessario il rafforzamento delle infrastrutture e dei contenuti per l’apprendimento online, dall’altro è necessario definire a livello europeo un approccio pedagogico più coerente. Gli enormi sforzi compiuti ci dimostrano che il cambiamento è possibile, e in verità è già in atto”.

Riallaccianosi alla collega Salvucci, Daniela Marrocchi, ispettrice del MI, ha ristretto il campo d’indagine e concentrato l’attenzione sull’approccio europeo al settore pre-scolare, il cosiddetto ECEC (Early childhood education and care). I modelli sono variegati, non tutti i paesi cioè fanno come l’Italia dove il sistema d’istruzione nella fascia 0-6 è integrato e combina educazione e cura, contrapposizione superata dal decreto legislativo 65 così come spiegato in apertura dalla viceministra Anna Ascani.

“L’interazione in presenza coi bambini non può essere considerata rinunciabile. La tecnologia può garantire pratiche didattiche innovative purchè sia certificata la qualità del servizio offerto” ha precisato infine.

Dalla teoria alla pratica, il seminario ha ospitato alcune esperienze. La prima testimonianza è stata quella di Immacolata Aievoli, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ‘Via Baccano’ di Roma:

“La scuola è entrata in famiglia per costruire un ponte sul futuro basato sulla fiducia anziché sulla paura del cambiamento”.

Le chat avviate in un primo tempo si sono rivelate presto insufficienti:

“Abbiamo mandato foto della scuola per dimostrare che c’eravamo e promettevamo che quando il virus avrebbe perso la sua corona, così dicevamo, saremmo tornati ad abbracciarci”.

Novità anche sul sito della scuola:

“Abbiamo inaugurato una finestra dedicata alla scuola dell’infanzia dove i genitori potevano avere accesso, come fosse l’ingresso della scuola. Ogni giorno sul sito trovavano un saluto o delle attività da svolgere coi bambini” ha continuato la dirigente Aievoli.

Storie, giochi, laboratori per fare la pizza. Tutto ha funzionato e il rapporto con le famiglie si è fatto via via “più intimo” ma per i bambini niente è più importante di vedersi:

“Alla prima video-lezione i bambini hanno iniziato a toccare gli schermi e a giocare, ignari di noi adulti”.

Uno sguardo ai contenuti della LEAD, ovvero la Dad per i piccoli della fascia 0-6, è stato quello di Anna Maria Idile, insegnante di sostegno all’istituto comprensivo ‘Primo Levi’ di Marino, in provincia di Roma. Idile e le colleghe si sono date da fare per individuare piattaforme e applicazioni gratuite col preciso scopo di includere gli alunni con disabilità:

“Attraverso il gioco abbiamo creato modalità di comunicazione e interazione per tutti, compresi i nostri alunni con bisogni speciali. Ciò ha permesso loro di rendersi attivi e propositivi nello svolgimento delle attività”.

Tabelle tematiche, schede, giochi di matching, immagini ma anche esercizi di calcolo:

“Ora abbiamo un archivio molto più ricco, fruibile da tuta la comunità scolastica. Noi insegnanti dobbiamo sapere cosa proporre ai nostri alunni per una didattica di qualità in ambienti di apprendimento online. La tecnologia è una risorsa- ha concluso- il laboratorio digitale può garantire il raggiungimento di risultati in ambito cognitivo ma anche in quello affettivo-relazionale”.

2020-10-16T11:03:54+02:00