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Scuola, vicepreside liceo Volta di Milano: “Dad? No, ha ragione ministra”

Al liceo 6 studenti positivi su 1200. "Siamo certi arrivi da fuori"

MILANO – “La posizione del ‘Volta’ è molto chiara: la scuola non è sacrificabile e la didattica in presenza va continuata. Ha ragione la ministra. Peraltro noi un tavolo sui trasporti ad ATM lo abbiamo chiesto senza ottenerlo”. A parlare è Silvia Stretti, vicepreside del liceo di via Benedetto Marcello a Milano. La numero due dell’istituto si fa portavoce dell’opinione del dirigente Domenico Squillace. Lui che tra i primi a Milano ha insistito per una maturità in presenza si sta opponendo “con forza” anche all’orientamento, diffuso tra le regioni, di riattivare la Dad per gli ultimi due anni delle superiori e così alleggerire il carico di utenti del trasporto pubblico locale.

Non fosse altro perché “al ‘Volta’ ci si arriva in molti modi diversi, noi non facciamo tanta pressione su un’unica fermata di metro o tram, come invece accade ad altri”. E poi, continua Stretti, “ci stiamo facendo tutti in quattro, dagli studenti ai docenti di educazione motoria che se ne inventano di ogni, persino la ginnastica senza sudare, all’Ats, al ministero che ci manda banchi e mascherine in tempo” chiosa la vicepreside.

Niente è facile ma tutto fila abbastanza liscio: “Teniamo botta. La scuola è un luogo sicuro, tutti osserviamo attentamente le regole”. E questo ha contenuto la diffusione del virus?: “Noi abbiamo 6 studenti positivi su 1200 e 2 docenti, che vuol dire 6 classi in quarantena precauzionale su 45. Praticamente zero”. Un dato in linea con la fotografia scattata dal ministero dell’istruzione. “Ma siamo convinti che il virus arrivi da fuori, dal momento che, come ho detto, la scuola è sicura, manteniamo le distanze e abbiamo tutti i dispositivi di sicurezza. In più, abbiamo anche abolito ogni sport di contatto”. “Tenere aperto è giusto- conclude con sicurezza- Non ci possiamo fermare ora”.

2020-10-15T17:49:55+02:00