Se in questi giorni ti capiterà di uscire di sera, presta un occhio al cielo.
Ottobre è il mese delle Orionidi, le stelle cadenti più brillanti d’autunno.
Lo sciame meteorico è ben visibile per circa una settimana, ma raggiungerà il suo massimo picco di attività il 21 ottobre.
Le Orionidi sono dei frammenti brillanti e veloci e, secondo la NASA, possono raggiungere una velocità media di circa 60 km/s.
Come tutte le piogge di meteore, anche questa prende il nome della costellazione da cui sembrano “piovere” le stelle: in questo caso è Orione il Cacciatore.
Cosa sono le Orionidi?
Col nome Orionidi ci si riferisce ad uno specifico sciame meteorico associato alla cometa di Halley, che ha visitato la Terra l’ultima volta nel 1986.
Anche se non è previsto un suo passaggio fino 2061, i detriti dalla cometa colpiscono l’atmosfera terrestre ogni ottobre, quando la Terra interseca la sua orbita.
Questo fa sì che strisce bianche di luce compaiano nel cielo notturno.
Cosa causa le Orionidi?
Quando la Terra interseca l’orbita della cometa di Halley, i detriti lasciati dal suo passaggio si scontrano con la nostra atmosfera.
Poiché queste “briciole” – che viaggiano a 60 km al secondo – bruciano, appaiono nel cielo notturno striature bianche di luce.
I detriti della cometa di Halley sono anche responsabili delle Eta Aquaridi, le stelle cadenti di maggio.
Quando posso vedere la pioggia di Orionidi?
Anche se lo sciame delle Orionidi è visibile per tutto il mese, il picco si ha il 21 ottobre, quando si potranno vedere tra le 15 e le 30 meteore all’ora.
La costellazione di Orione, il punto da cui sembrano provenire le stelle cadenti, sarà alta nel cielo in direzione sud-sud est.
Il momento migliore per vedere la pioggia di stelle è dopo la mezzanotte, possibilmente lontano dalle luci cittadine.
Ricordatevi di dare ai vostri occhi circa 20 minuti di tempo per adattarsi al buio.
La NASA consiglia di sdraiarsi – se è possibile – al fine di godere di una vista panoramica completa del cielo, e per avere le migliori possibilità di avvistarle.