ROMA – “Quant’è un metro di distanza? Quella che intercorre tra uno scoglio e un altro. Nessuno ha la presunzione di dire che é facile, ma non si può nemmeno dire che é impossibile. Esistono maestre come Chiara Cassanelli e Giusy Camero che hanno fatto della Resilienza una prerogativa di vita e che guardano il mondo dall’altezza dei bambini”. A scrivere queste parole sulla sua pagina Facebook è una cittadina, mamma ed educatrice di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani), Titti Todisco che ha pubblicato la foto di una lezione sugli scogli della città.
Un progetto nato prima del Covid e che, oggi, spiega ancora una volta l’importanza di ‘educare’ sul campo. A Bisceglie lo scatto delle alunne sugli scogli è stato condiviso migliaia di volte sui social. D’altro canto la scuola di questi bambini si trova a due passi dal mare e non si poteva perdere l’occasione, soprattutto in questo momento, di andare fuori all’aperto a fare lezione.
Con i loro grembiulini, le cartelle, i colori e le penne, i bimbi si sono appoggiati sugli scogli ad ascoltare le insegnanti per tutta una mattinata. Un modo per tener lontano il coronavirus ma anche per vivere in maniera diversa il territorio. È proprio in questo modo che la scuola può riavvicinarsi all’ambiente, conoscere ed esplorare insieme ai bambini la ricchezza della natura, toccare con mano ciò che viene studiato sui libri di scuola.