
ROMA – “La scuola, da anni infangata, criticata, sottovalutata, privata del ruolo che non ha mai smesso di rivestire, seppur dietro le quinte di un palcoscenico che ci ha visti numerose volte protagonisti di spiacevoli scontri, autori di tristi critiche, si è rivelata la seconda madre dei nostri figli. I nostri ringraziamenti non potrebbero, allora, essere più sinceri e sentiti per la grande lezione di vita che impartisce, quotidianamente, ai ragazzi, dando loro modo di imparare, costruirsi, relazionarsi e diventare grandi”.
Sono le parole di sincero ringraziamento scritte dai genitori degli studenti dell’ISIS ‘Majorana-Fascitelli’ di Isernia ed indirizzate a tutta la comunità scolastica per riconoscere il grande lavoro portato avanti in queste mesi così difficili. Molto si è parlato dell’importanza della collaborazione fra scuola e famiglie, specialmente in questa fase critica. La lettera dei genitori di Isernia testimonia quanto la crisi sanitaria abbia contribuito a rinsaldare questo legame e ad accrescere la consapevolezza del valore indispensabile della scuola.
“Nell’ormai lontanissimo 31 marzo 2020, il cantautore Simone Cristicchi lanciava all’Italia un grande messaggio di speranza- si legge nelle lettera- Ne ‘Il primo giorno del nuovo mondo’ ci si sarebbe risvegliati a salutare il sole, vivi, dopo mesi rinchiusi nelle tane; la gente sarebbe tornata a guardare il cielo, a mangiare un gelato, a vedere il mare, a perdersi nel tepore di un abbraccio; i bambini sarebbero tornati a scuola. ‘Come andassero a una festa, dopo una lunga ricreazione’ durata sette lunghissimi mesi, li avremmo rivisti seduti ai banchi condividendo pensieri e parole tenute dentro da troppo tempo. Così è stato. Giunti a settembre, i versi del grande Cristicchi hanno preso forma. Tra i corridoi dei due istituti, l’Ettore Majorana e il Fascitelli, le voci e le risate dei nostri ragazzi sono tornate a risuonare felici, restituendo colore a un edificio abbandonato da un p0′. Seppur dietro una mascherina, i loro sorrisi hanno ridato luce a volti incupiti dall’assenza del confronto, della curiosità e della vita. Le webcam dei pc sono state messe via, sostituite dalle occhiate complici, dagli sguardi contenti, dalle presenze costanti”.
Proprio nei giorni in cui la didattica sta ritornando a distanza per le scuole superiori, i genitori hanno deciso di inviare alla comunità scolastica un forte messaggio di sostegno e vicinanza. La chiusura delle scuole non deve essere percepita come una sconfitta, scrivono, ma come una nuova sfida che sono pronti a sostenere.
“Il ritorno alla didattica a distanza, la chiusura delle scuole, la riaccensione dei pc e la riacquisizione del posto in poltrona dinanzi ai luccicanti display non è un fallimento né una sconfitta: è la Vostra e Nostra Vittoria- scrivono- La scuola non si è persa: la scuola respira, regala, insegna. È ancora qui, viva, nei cuori degli insegnanti, degli studenti e di noi genitori, pronti come non mai a sostenerla. Grazie a tutti quelli che hanno collaborato, lavorato sodo, che si sono sacrificati per mettere su, mattone dopo mattone, le fondamenta di questa nuova scuola, alimentati da passione, dedizione, tenacia e tanta forza d’animo. Grazie Professori, Maestri indiscussi di vita, che accompagnate e sostenete i ragazzi in questo percorso difficile, che portate sulle spalle il peso delle vostre preoccupazioni senza lasciare mai la presa della loro mano. Grazie Preside, per aver raggiunto risultati inimmaginabili, insegnando la determinazione e lo spirito di sacrificio necessari in un periodo che può essere affrontato solo prendendolo di petto. E il primo giorno del nuovo mondo arriverà presto”.