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Nuova sentinella per la Terra: Sentinel-6 a guardia del livello del mare

La nuova sentinella a guardia della salute del pianeta è stata ribattezzata Michael Freilich

Il viaggio è affidato al razzo Falcon9 della compagnia privata SpaceX del magnate visionario Elon Musk. Dalla base aerea di Vandenberg, in California, inizia la nuova tappa euroamericana del programma Copernicus della Commissione europea. Questa volta tocca a Sentinel-6, il satellite dedicato all’osservazione dell’innalzamento del livello di mari e oceani. La nuova sentinella a guardia della salute del pianeta è stata ribattezzata Michael Freilich, in nome dell’ultimo direttore della Divisione Scienze della Terra della Nasa, andato in pensione nel 2020. A lui, oceanografo di formazione, si deve l’intuizione di affrontare il problema dell’innalzamento del mare sfruttando le competenze di professionisti di aree scientifiche diverse, provenienti da tutto il mondo.

PERCHÉ IL LIVELLO DEL MARE SI INNALZA

L’innalzamento del livello del mare, un fenomeno che comporta problemi immediati per le fasce costiere, dipende da più fattori. Sul banco degli imputati siedono i cambiamenti climatici. Quando sale la temperatura i ghiacciai si sciolgono e l’acqua che ne deriva finisce in mare. Ma non c’è solo questo fenomeno. Il caldo generato dal riscaldamento globale viene assorbito dalle acque, le cui molecole iniziano a muoversi più velocemente, facendo quindi espandere il volume dell’acqua stessa. Secondo gli esperti questo fenomeno è alla base di un terzo dell’innalzamento del livello del mare in tutto il mondo. Le variabili a cui sono soggette le acque sono molte. Gli oceani seguono della fasi climatiche proprie che potrebbero nascondere o potenziare gli effetti dei cambiamenti climatici, a seconda del periodo di osservazione. Insomma, vanno studiati con attenzione perché predire quello che succederà non è semplice. Tant’è che, benché nella comunità scientifica sia acclarato che il livello dei mari continuerà a crescere, non c’è unanimità sulle proporzioni del fenomeno.

COSA FARÀ SENTINEL-6

Sentinel-6 si occuperà del monitoraggio degli oceani. È il primo di due satelliti identici, lanciati in sequenza. Mapperà il 95% degli oceani della Terra liberi da ghiaccio ogni 10 giorni, e fornirà informazioni importanti per l’oceanografia operativa e per gli studi sul clima, ma anche sul meteo, ha reso noto l’Agenzia spaziale europea (Esa), che per questa nuova sentinella ha collaborato con Nasa, Eumetsat e Noaa.

Sentinel-6, oltre a fornire dati per capire il rapporto tra oceani e cambiamenti climatici, supporterà anche la navigazione e le industrie marittime e aiuterà nella definizione dei rischi ambientali. Sarà un tassello per il Green deal europeo, il piano per “rendere sostenibile l’economia” del vecchio Continente.

LA COSTELLAZIONE COPERNICUS

Il programma Copernicus, voluto dalla Commissione europea in collaborazione con l’Esa all’inizio del ventunesimo secolo, per quanto riguarda la componente spaziale, è formato da una famiglia di satelliti che lavora a coppie. Le prime sentinelle ad essere in orbita, lanciate nel 2014, osservano la Terra fornendo immagini radar. Sentinel-2 si occupa invece di fornire immagini in alta risoluzione del suolo terrestre, della vegetazione in particolare. Sentinel-3 monitora la Terra in maniera globale, tenendo sotto controllo la temperatura di mari e suolo, mentre la sentinella numero 4 si dedica all’atmosfera, con il supporto di Sentinel-5.

IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA

L’Italia ha sempre dimostrato un forte interesse verso Copernicus, è stato il secondo contributore nei primi due segmenti e 4 satelliti attualmente in orbita prevedono una forte partecipazione italiana, spiega Fabrizio Battazza, Responsabile di Programma per l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), durante un evento organizzato da Esa per la presentazione di Sentinel-6.

“L’Italia, con le sue coste, “di 7500 km di estensione, è tra i Paesi più interessati dall’innalzamento dei mari- ricorda Battazza-. Il ‘progetto Coste’ prevede l’uso dei dati di Copernicus e Cosmo SkyMed, e anche di sentinella 6, per offrire prodotti che vanno dallo studio del livello del mare, all’inquinamento e all’allagamento delle aree costiere. L’Italia ha lanciato lo scorso anno, attraverso l’Asi, il primo satellite europeo con un sensore iperspettrale, Prisma. Può offrire prodotti in modo complementare a Sentinella 6, che riguardano la parte costiera, come lo studio dell’erosione delle coste ma anche la torbidità delle acque interne”, ricorda.  

Insomma, la collaborazione internazionale è attiva e si muove su più piani. I  dati di Sentinel-6, così come quelli delle altre sentinelle, saranno liberamente accessibili.

2021-02-03T16:20:14+01:00