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M¥SS KETA: “Nel nuovo Ep la house che mi ha salvato dai momenti bui”

La rapper pubblica il 13 novembre "Il cielo non è un limite"

10 Novembre 2020

ROMA –  ‘Quello che appare come un limite dispiega invece l’infinito’. Dopo un anno in cui chiusura è stata la parola d’ordine M¥SS KETA torna con un ep che sconfina oltre ogni immaginazione. Esce venerdì 13 novembre per Island Records/Universal Music ‘Il cielo non è un limite’.

Sette le tracce che riportano sulla scena una M¥SS ‘più signora’, come lei stessa si è definita su Zoom nella conferenza stampa di presentazione del disco, e più che mai desiderosa di sperimentare con la vocalità e i suoni. Senza limiti appunto e, proprio per questo, libera di cantare recitando con grande teatralità, come fa nell’intro dal titolo omonimo, o in greco antico come, invece, è possibile sentire in ‘Diana’, il brano in duetto con Priestess.

La tracklist

  1. IL CIELO NON È UN LIMITE – PROD. RIVA
  2. GIOVANNA HARDCORE – PROD. RIVA
  3. GMBH – PROD. RIVA
  4. RIDER BITCH – PROD. RIVA, UNUSUAL MAGIC – CAMEO: LILLY MERAVIGLIA
  5. PHOTOSHOCK – PROD. RIVA
  6.  DIANA FEAT. PRIESTESS – PROD. POPULOUS
  7. DUE – PROD. RIVA – SAMPLE: TWO TIMES, ANN LEE

“I testi non sono un limite, la musica non è un limite, la lingua non è un limite- ha sottolineato M¥SS– quindi anche provare a sperimentare e unire varie lingue ci interessava, ci piaceva e abbiamo giocato tanto. Ci tengo tantissimo. È un figliolo nato in un momento molto pazzo ma è un ep che contiene tanta istintività e tanta della sperimentazione che mi ha sempre caratterizzato”.

A fare da filo conduttore la house, l’elettronica e i suoni estremizzati:

“Ci sono sonorità abbastanza spinte ma che sono contenta di aver cantato. La house Anni 90/2000 è stata una delle nostre più grandi fonti di ispirazione. Per me è un binario importantissimo della mia vita che mi ha salvato mentalmente in tanti momenti bui”.

Lavorando al progetto, non a caso, M¥SS KETA e i suoi produttori si sono immersi nell’imaginario degli Anni 90, a quei suoni che già allora sembravano essere futuristici. “Madrina spirituale di questo ep è Grace Jones”, ne è sicura la rapper, che racconta di affondare le sue radici nel lavoro di donne come Loredana Bertè, Britney Spears, Madonna, Raffaella Carrà o le Spice Girls.

Sette alter ego per parlare di libertà

M¥SS KETA costruisce un ponte tra epoche ormai andate e un nuovo medioevo, che è quello che la società di oggi sta vivendo. Una storia schiacciante e avvilente, che ha come simbolo i rider che tanto hanno riempito le cronache in questi mesi. E proprio di una rider post apocalittica che M¥SS veste i panni nel brano ‘Rider bitch’. In ogni canzone del disco, la ‘ragazza di Porta Venezia’ si ‘traveste’ in un personaggio diverso, dando voce a sette diversi doppelganger.

È Giovanna Hardcore nel brano omonimo, una mistress felina in ‘Gmbh’ o una modella che posa davanti le fotocamere in ‘Photoshock’. Sono loro a trasmettere il messaggio fondamentale di questo disco: “Tu puoi essere chi vuoi”.

La maschera come forza

Con il suo solito linguaggio ironico e satirico, M¥SS KETA parla così di libertà, una parola che ha riaffermato rispondendo a chi le chiede se il look che l’ha resa celebre, fatto di mascherine e grandi occhiali da sole, oggi le pesi:

“La maschera fa sentire più liberi da tanti punti di vista- ha detto l’interprete di ‘Una vita in capslock’ – dall’altra parte è come una maschera del teatro greco che mi permette di far uscire le varie sfaccettature del mio personaggio. Sto riuscendo ad approfondire tanti personaggi di M¥SS e la sua interiorità”.

E sull’argomento M¥SS KETA ha aggiunto:

“Il personaggio di M¥SS indossa la maschera da un punto di vista concettuale per nascondere il viso, svelare altro. È una maschera per far immergere le persone nel personaggio di M¥SS e non darle un volto. Quando esco di casa e vedo le persone con le mascherine rimango abbastanza sorpresa ancora oggi. È diventata una cosa comune ma secondo me il personaggio di M¥SS vive in parallelo a questa cosa qui”.

La mission di M¥SS KETA proprio per questo continua:

“Ho capito anche quanto è complicato parlare con qualcuno che ha la mascherina e mi rendo più conto della difficoltà in cui metto le persone quando parlo con mascherina e occhiali ma non mi sento depotenziata da questo. Myss è ancora forte e capace di dire tante cose”.

2020-11-11T16:48:06+01:00