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Autoerotismo maschile: cosa c’è da sapere

Per autoerotismo maschile si intende un’attività sessuale che non coinvolge un’altra persona in qualità di partner, volta alla stimolazione erotica degli organi sessuali e di altre aree sensibili del corpo, effettuata con le mani, con l’acqua o con oggetti. Può essere rigorosamente solitaria o svolgersi in compagnia di amici coetanei. La masturbazione è stata considerata […]

Per autoerotismo maschile si intende un’attività sessuale che non coinvolge un’altra persona in qualità di partner, volta alla stimolazione erotica degli organi sessuali e di altre aree sensibili del corpo, effettuata con le mani, con l’acqua o con oggetti. Può essere rigorosamente solitaria o svolgersi in compagnia di amici coetanei.

La masturbazione è stata considerata per secoli, per motivi storici, culturali o di tradizione religiosa, come un atto impuro e peccaminoso, un tabù che secondo teorie non empiriche, era in grado di arrecare diversi danni psicofisici all’individuo.
In verità la masturbazione nella crescita sessuale dell’adolescente è importantissima e rappresenta la prima tappa dell’attività sessuale. È un mezzo per prendere confidenza con i cambiamenti del proprio corpo e costituisce una modalità di conoscenza di sé che rappresenta una buona base di partenza per ottenere maggior soddisfazione nei rapporti con i futuri partner. Infatti, da pratica solitaria col tempo lascia il campo alle prime esperienze di scoperta dell’altro, tramite il petting e la masturbazione reciproca, fino al rapporto completo.

Tale pratica rientra perfettamente nei limiti della fisiologia e non ha nulla di patologico purchè non diventi un’ossessione con una dipendenza fisica e psichica, come nel caso della masturbazione compulsiva (spesso accompagnata da una dipendenza dalla pornografia e cybersex), e sostituisca del tutto il rapporto sessuale pur avendo l’opportunità di scelta di partner, poiché indicherebbe una difficoltà ad entrare in relazione con l’altro, d’innamorarsi e provare attrazione, accompagnata da possibili disfunzioni sessuali e erettili.

Molti ragazzi sono presi dall’ansia di essere interrotti e scoperti o di sporcare e cercano di sbrigarsi nel raggiungere l’orgasmo, è invece giusto ricavarsi il proprio spazio, creare l’atmosfera e quindi iniziare a darsi piacere.
Il pene è molto sensibile al tatto, sia per il gran numero di terminazioni nervose presenti, sia per la sottigliezza ed elasticità della pelle che lo ricopre. Le tecniche usate possono variare da individuo a individuo.

Ogni uomo ha gusti e fantasie molto differenti. È pratica diffusa utilizzare anche materiale pornografico o seguire fantasie sessuali creandosi una storia nella mente senza bisogno di stimoli esterni.

L’autoerotismo, oltre all’esperienza del piacere, comporta anche una serie di ulteriori benefici. La stimolazione messa in atto ha un ruolo fondamentale nella gestione dello stress, abbassando il livello di cortisolo, migliora l’umore, offre la possibilità di tenere allenati i muscoli pelvici, è estremamente utile nello svuotamento periodico delle ghiandole dell’asse genitale (soprattutto prostata e vescichette seminali) che se per motivi contingenti non viene effettuato nell’ambito di un rapporto di coppia può portare ad una congestione prostatica, previene se ben utilizzata l’eiaculazione precoce, innalza i livelli di testosterone, aumenta le difese immunitarie dell’organismo, migliora la qualità dello sperma e consente, per chi è solo, di alleviare la tensione sessuale accumulata.

La masturbazione è dunque un’esperienza soggettiva che ogni individuo dovrebbe godersi senza ansie e pressioni, in un’ottica di benessere tanto fisico quanto psichico.

Lo sapevi che…

  • La masturbazione non è una prerogativa soltanto umana. Anche gli animali lo fanno, alcuni, addirittura, spesso e con regolarità come le scimmie bonobo, a noi similissime per genetica e comportamento.
  • Uno studio del 2010 del Kinsey Institute ha indagato la frequenza con cui gli uomini, tra i 18 e i 59 anni di età, si masturbano: dai risultati è emerso che 1 uomo su 4 ha ammesso di farlo qualche volta al mese; di questi, il 20% ha affermato di masturbarsi circa 2-3 volte a settimana.
  • Da uno studio condotto da un gruppo di ricerca australiano (guidato da Graham Giles, presso il Cancer Council Victoria di Melbourne), e pubblicato il 16 luglio 2003 sul British Journal of Urology, è emerso che eiaculare frequentemente, soprattutto in giovane età, porta ad una riduzione del rischio di cancro alla prostata fino a un terzo. Lo studio ha suggerito inoltre che le eiaculazioni raggiunte tramite masturbazione sarebbero più efficaci per la prevenzione rispetto a quelle raggiunte in seguito alla penetrazione, perché in caso di frequente promiscuità l’effetto benefico potrebbe essere cancellato dalla trasmissione di malattie che aumentano il rischio di cancro.
  • Esiste un evento culturale globale chiamato Masturbate-a-thon, promosso da attivisti in tutto il mondo, in cui i partecipanti, in un contesto solidale, si masturbano per raccogliere fondi per beneficenza e incoraggiare le persone ad esplorare il sesso sicuro, parlare di masturbazione e sollevare i tabù che ancora circondano il soggetto.

Dubbi e domande….

Ellex, 18 anni
Fin dall’età di 12 anni pratico masturbazione con del materiale pornografico anche due volte al giorno..vorrei sapere se tale consumo si riversi negativamente sulla mia vita sessuale…
Luigi, 23 anni
Ho fatto sesso con la mia ragazza dopo essermi masturbato…


In questa scena del film “Bianco, rosso e verdone…” il protagonista è alle prese con la sua difficoltà ad entrare in contatto con la scoperta del proprio piacere, e la situazione degenera….

2021-11-16T09:47:03+01:00