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VIDEO | Violenza donne, Diregiovani con le scuole per dire ‘no’ tutti insieme

Una diretta con presidi e studenti per il 25 novembre

ROMA – “Siamo qui, anche quest’anno, perché sentiamo la necessità di una vera battaglia culturale, di cui la scuola si deve fare carico in quanto comunità educante, luogo libero in cui si incontrano tutte le diversità”.

Così Marina Di Foggia, vicepreside dell’Iis ‘Einaudi’ di Roma, all’evento online organizzato da Diregiovani in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un evento che ha posto al centro tutta la comunità scolastica: i presidi, i docenti e, soprattutto, le studentesse e gli studenti.

“La scuola deve battersi per sradicare la mentalità che è alla base della violenza– ha detto Marina Di Foggia- perché la violenza non si esaurisce con l’ultimo atto, ma nasce dai pregiudizi, dagli stereotipi, dalla considerazione dell’altro come oggetto”.

Anche Rosita Paradiso, dirigente scolastica del Polo tecnico scientifico ‘Brutium’ di Cosenza, ha sottolineato quanto la scuola sia importante in questo processo, ricordando i tanti progetti portati avanti dal suo istituto su queste tematiche.

“Quest’anno, nonostante le difficoltà pratiche, abbiamo lavorato sull’educazione all’affettività, e la risposta delle scuole è stata fortissima. Avendo un percorso di studi scientifico abbiamo anche portato avanti dei progetti su scienza e genere, perché siamo convinti che la scuola deve essere il luogo della valorizzazione di tutte e tutti insieme”.

È stato poi il momento dell’espressione artistica sul tema, con il video ‘I’m locked up and down don’t let me drown’ realizzato dalla 5B dell’istituto Einaudi e scritto dalla docente Valentina Pansini, che ha ribadito quanto sia importante, ancora oggi, svolgere un profondo lavoro culturale per contrastare ogni forma di violenza. I protagonisti, poi, sono stati i ragazzi e le ragazze delle due scuole, con le loro testimonianze e punti di vista.

“Al solo pensiero che molte donne sono ancora oggi in queste condizioni mi si gela il sangue- ha detto Letizia Montoya, che interpreta Desdemona nel video– il luogo che dovrebbe essere la loro protezione, diventa la loro paura più grande. Io oggi mi sento di dire che, per fortuna, col percorso che facciamo a scuola ogni giorno e con l’educazione dei nostri genitori, qualcosa sta finalmente cambiando nelle nuove generazioni”.

Infine, a chiusura dell’evento, la testimonianza toccante di Nadia Accetti, che ha fondato l’associazione ‘DonnaDonna onlus’ per sensibilizzare i più giovani sulle conseguenze della violenza e sui disturbi alimentari, ma soprattutto per dimostrare che anche dal baratro si può riemergere.

“A sedici anni ho subito una violenza che ha rischiato di seppellirmi e mi ha rubato l’adolescenza- ha detto con voce ferma- Non sono riuscita a denunciare, mi sono ammalata di anoressia e bulimia. Ma sono qui per testimoniare che vincere si può. Voi giovani generazioni avete il potere comunicativo dei social, che vi consentono di mandare un messaggio positivo a chi soffre, un piccolo gesto che può fare tanto. Non dobbiamo mai rimanere sole, dobbiamo ricordarci che non è mai colpa nostra. L’amore è tutt’altro che possesso e denigrazione”.

2020-11-25T16:18:05+01:00