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VIDEO | Cosenza, premiati i vincitori del concorso contro la violenza di genere

Un'iniziativa del polo tecnico scientifico Brutium

ROMA – Testi, racconti e poesie per dire basta al fenomeno della violenza contro le donne. Sono i lavori realizzati dalle scuole che hanno partecipato al concorso indetto in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promosso dal polo tecnico scientifico ‘Brutium’ di Cosenza.

Questa mattina, sul canale Youtube di diregiovani.it e sulla pagina Facebook della scuola, si è svolta online la cerimonia di premiazione del concorso, giunto alla sua seconda edizione e dedicato quest’anno all’educazione all’affettività. Un impegno condiviso con l’agenzia di stampa Dire e diregiovani.it che quest’anno ha attivato una campagna di comunicazione per sensibilizzare giovani e adulti al rispetto di genere.

“Nonostante le difficoltà che le scuole stanno vivendo in questo periodo, gli studenti e le studentesse hanno realizzato dei lavori che tutti abbiamo apprezzato moltissimo- ha commentato la dirigente dell’Istituto ‘Brutium’, Rosita Paradiso– crediamo molto nel valore che la scuola ha in questo momento, soprattutto nella fase adolescenziale”.

Tre i vincitori premiati:

Cristiana Giordano dell’istituto comprensivo ‘Gullo’ di Cosenza, per la categoria ‘prodotti in prosa’; Niccolò De Rose dell’istituto comprensivo ‘Zumbini’ per la categoria ‘poesie’ e Giulia D’Aquila, dell’istituto comprensivo ‘Negroni’ per la categoria ‘slogan-poster’. Un premio speciale poesia è stato assegnato a Alejandro Marano dell’IC ‘Gullo’.

“Abbiamo portato avanti una riflessione sulla parità di genere, espressione che non dovrebbe esistere in una società civile ed evoluta- ha spiegato la professoressa Santoro, docente dell’Istituto ‘Brutium’– sappiamo che gli equilibri si possono rompere, le crisi si possono superare e noi vogliamo farlo, coinvolgendo le nuove generazioni”. 

A intervallare gli interventi di docenti ed esperte, i video realizzati dai ragazzi e dalle ragazze che hanno partecipato al progetto.

“La scuola è un punto di riferimento estremamente importante per noi perché crediamo che sia il luogo dove fare prevenzione per sconfiggere il terribile male della violenza di genere- ha detto Anita Frugiuele, avvocata e presidente di Soroptimis Cosenza– la nostra vocazione è proprio quella di curare la formazione di questi temi sin dalla tenera età”.

La psicologa Gianfranca Cosenza ha voluto poi lasciare qualche suggerimento alle ragazze: piccoli segnali che possono far presagire il pericolo di una violenza, come i bruschi cambiamenti di umore e la poca attenzione all’affettività.

“Esiste un’educazione all’intelligenza emotiva, che significa comprendere le regole di comportamento e saper leggere le emozioni proprie e degli altri, saper controllare gli impulsi emotivi e gestirli nella relazione con gli altri” una pratica che secondo l’esperta deve essere insegnata sin dall’infanzia per evitare che la mancanza di autocontrollo porti a problemi comportamentali dopo. “Per questo è importante che i bambini capiscano fin da subito come reazionarsi con gli altri”, ha aggiunto.

2020-12-09T17:36:52+01:00