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Torino, con la plastica riciclata si costruiscono violini per le scuole

Ecco 'StraTivari' il progetto sviluppato nel quartiere Falchera

TORINO – Chissà se Antonio Stradivari, il liutaio cremonese più famoso al mondo, avrebbe mai pensato che un giorno il suo strumento potesse essere realizzato con della plastica riciclata. Niccolò Paganini abituato a suonare le opere d’arte in legno sicuramente farebbe fatica a pensare di avere in mano un violino frutto di bottigliette o bicchieri di plastica.

Eppure a Falchera, un quartiere della circoscrizione sei di Torino, grazie alla sinergia tra il gruppo “Trasform-Azione”, l’impresa sociale “Izmade” e l’istituto “Leonardo da Vinci” verranno realizzati dei violini ecologici che verranno donati alle scuole della zona. Una vera e propria innovazione che va sotto il nome di “StraTivari”.

Tutto parte da un’idea di fondo: educare alla sostenibilità e alla cura della propria città. Da queste due considerazioni si è sviluppato il progetto che coinvolge i genitori e i bambini della scuola. A ciascuno il suo ruolo: “Izmade” progetterà il “nuovo” violino; mamme, papà e alunni raccoglieranno la plastica dividendola per tipo e colore; “Trasform-Azione” metterà a disposizione i macchinari; e i ragazzi dell’associazione “Down Onlus – Progetto casa per volare” confezioneranno singolarmente i violini in una custodia creata con materiali di recupero dalla associazione “Responsability”.

Saranno recuperati circa tre mila chili di plastica, per fondere un paio di violini al giorno. In questo modo i promotori dell’iniziativa puntano a contribuire alla riqualificazione ambientale del quartiere di Falchera e all’educazione al riciclo attivo della plastica per riutilizzarla nella costruzione dei violini. 

2020-12-15T12:35:34+01:00