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Non vorrei tradire la sua fiducia ma credo che vadano attivati i genitori….

Salve sono un professore e insegno in un liceo classico. Siamo finalmente ritornati a scuola, riprendendo un contatto con i ragazzi. Ieri una mia alunna mi ha fermato dopo la lezione e mi ha raccontato del suo disagio. Sta facendo una grande fatica a tornare a scuola, si trova in momento di chiusura importante dove la […]

Salve sono un professore e insegno in un liceo classico. Siamo finalmente ritornati a scuola, riprendendo un contatto con i ragazzi. Ieri una mia alunna mi ha fermato dopo la lezione e mi ha raccontato del suo disagio. Sta facendo una grande fatica a tornare a scuola, si trova in momento di chiusura importante dove la tristezza sembra essere l’elemento chiave. Mi ha parlato anche di atti autolesionisti ma non mi ha fatto vedere dei segni in particolare. Non so come comportarmi, non vorrei tradire la sua fiducia ma credo che vadano attivati anche i genitori. Cosa suggerite?

Professore


Caro Professore,
sappiamo attraverso voi insegnanti, ma anche dalla voce dei ragazzi e dei genitori che il periodo che stiamo attraversando ha messo a dura prova la resilienza ed il benessere psicologico di molti.
Questi sentimenti di tristezza di cui le parla la sua alunna potrebbero essere riconducibili all’incertezza ma anche alla paura che da un anno circa ci accompagna a causa della situazione emergenziale che stiamo vivendo. Oppure potrebbe essere un sintomo di qualcosa di più profondo. Il cutting spesso viene scelto dagli adolescenti come strategia per alleggerire il dolore interno che non trova altre forme di espressione. È come se concentrando la propria attenzione sul dolore fisico ci si possa alleviare da un’angoscia interiore ingestibile.
Sicuramente questa apertura della ragazza è un passo importante che va protetto e sostenuto, cercando delle strategie idonee per aiutarla.

Capiamo le sue preoccupazioni rispetto ad una confidenza riservata ma allo stesso tempo, avendo un ruolo responsivo, è importante attivare un canale con i genitori e raccogliere maggiori informazioni. I ragazzi hanno bisogno di trovare un adulto che possa accogliere e supportare le specifiche difficoltà. Se nelle vostra scuola avete sportelli di ascolto psicologico potrebbero essere una ulteriore risorsa da utilizzare per capire passo dopo passo come meglio aiutare questa ragazza.
Ci faccia sapere come procede.
Un caro saluto!
 

2021-08-05T21:01:49+02:00