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Safer Internet Day, giovani e istituzioni per un internet migliore

Oggi l'evento dal ministero dell'Istruzione

ROMA – Mai come quest’anno la vita dei giovani si è riversata negli schermi rettangolari di smartphone e pc. Dalle lezioni scolastiche a quelle di ginnastica, passando per chat, film in streaming e videochiamate. La pandemia ha esaltato tutte le potenzialità del digitale, moltiplicando però anche i suoi pericoli. Oggi 6 adolescenti su 10 trascorrono, in media, più di 5 ore al giorno connessi (in particolare fra le 5 e le 10 ore), e un ragazzo su 5 si dichiara “sempre connesso”. Sono aumentati i casi di cyberbullismo ed hate speech, ma anche la consapevolezza che per combattere questi fenomeni, l’unica strada possibile sia quella di educare i più giovani a un corretto uso della rete. È con questo presupposto che si è aperta questa mattina il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, che come ogni anno è stata celebrata dal ministero dell’Istruzione con un evento nazionale organizzato dal Safer Internet Centre Italiano – Generazioni Connesse.

Il progetto è coordinato dal ministero con il partenariato di alcune delle principali realtà italiane che si occupano di sicurezza in Rete: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Polizia di Stato, il ministero per i Beni e le Attivita` Culturali, gli Atenei di Firenze e ‘Sapienza’ di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la cooperativa EDI onlus, Skuola.net, l’Agenzia di stampa Dire e l’Ente Autonomo Giffoni Experience.

“Occorre che scuola e famiglia restino unite per contrastare un nemico comune e che siano presidi fondamentali nell’educazione all’uso appropriato delle nuove tecnologie- ha detto in un videomessaggio la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina- La scuola deve guardare al futuro ed essere in grado di promuovere una cultura che aiuti a comprendere e, quando serve, a denunciare. I giovani non vanno mai lasciati soli di fronte a questi rischi, e le sole vie per contrastare il dilagare di questi fenomeni sono la consapevolezza e la conoscenza”.

Quest’anno l’evento promosso dal Safer Internet Centre (SIC) si è svolto online, in diretta sui canali social del ministero dell’Istruzione e di Generazioni Connesse. Una giornata in cui istituzioni, decisori politici ed esperti hanno dialogato con i giovani connessi dalle scuole di tutta Italia per approfondire le tematiche del ‘Better Internet for Kids Policies’, ovvero opportunità e criticità connesse al mondo virtuale. Gli ‘attivisti’ dello Youth Panel, il gruppo di consultazione del SIC composto da ragazzi e ragazze coinvolte nelle attività del progetto, hanno posto domande e riflessioni ai partner di Generazioni Connesse: Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire; Carla Garlatti, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza; Daniele De Martino, Primo Dirigente della Polizia Postale; Sandra Cioffi, Vicepresidente Telefono Azzurro e presidente del Consiglio Nazionale Utenti Telefono Azzurro e Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa per Save the Children. Con loro anche la cantautrice Federica Carta, in prima linea contro il bullismo e body shaming attraverso la musica.

“Oggi non esiste più un confine tra virtuale e reale. Siamo sempre connessi e per questo ho sviluppato l’idea di ‘Onlife’, una parola che mette insieme il digitale e l’analogico”, ha spiegato Luciano Floridi, direttore del Digital Ethics Lab – Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford, impegnato nella riflessione sulle nuove frontiere del digitale– È sulle aspettative che si deve lavorare, attraverso l’educazione, l’esempio, e le regole di comportamento, per rendere questa società più sicura per tutti, attraverso nuovi comportamenti ordinari e nuove normalità del vivere onlife civile”.

2021-02-09T13:44:58+01:00