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Al via campagna ‘L’Italia che non conosci’

Il video anti-stereotipi realizzato dopo il caso dell'avvocato Sedu

ROMA – Fayo Abdi Hussein, educatrice in un centro interculturale, Romina Fabretti, assistente di volo e sindacalista, Vittorio Longhi, giornalista italo-eritreo che scrive per La Repubblica e il New York Times, Antonella Bundu, consigliera comunale di Firenze, l’attore italo-somalo Jonis Bascir, Suzanne Diku, medico specialista in ginecologia e don Mussie Zerai, sacerdote missionario eritreo: sono questi alcuni dei volti che si sono prestati per dar voce alla campagna ‘L’Italia che non conosci’, lanciata dalle associazioni Neri Italiani Black Italians (Nibi) e Figli della Repubblica, impegnate per i diritti degli stranieri e degli italiani di origine straniera e per la riforma della legge di cittadinanza.

Come spiega Amin Nour di Nibi all’agenzia Dire, il video di cinque minuti e mezzo è stato realizzato “per esprimere solidarietà a quanto accaduto al nostro socio la settimana scorsa, l’avvocato Hillary Sedu, affinché si smetta di parlare dell’immigrazione in termini negativi ma si racconti l’Italia degli studenti, dei lavoratori, delle persone che si impegnano”. Secondo Nour, è necessario “abbattere gli stereotipi, cominciando a considerare le diversità come valore aggiunto”.

La settimana scorsa l’avvocato italo-nigeriano Sedu, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Napoli, è stato protagonista di un episodio che ha riaperto il dibattito sull’integrazione in Italia: come lui stesso ha raccontato sul suo profilo Facebook, la neo-magistrata onoraria del Tribunale per i minorenni di Napoli prima di accordargli l’intervento in aula gli ha chiesto di mostrare il tesserino di avvocato e quindi, non convinta, gli ha domandato di confermare di essere laureato. Un episodio di cui la magistrata si è scusata e che conferma ancora alla Dire lo stesso Sedu, “ha permesso un cambiamento in positivo”. “C’è stata- sottolinea il legale- una reazione energica da Merano a Caltagirone, ossia da nord a sud, questo conferma che l’Italia è un Paese accogliente e vuole continuare ad esserlo”.

Quanto alla sua partecipazione alla campagna video L’Iitalia che non conosci’ di Nibi e Figli della Repubblica, secondo Sedu “è un modo per sensibilizzate la maggioranza autoctona italiana affinché comprenda che questo meraviglioso Paese è abitato da più etnie e da ragazzi nati qui da genitori stranieri”. Sedu continua: “La Costituzione garantisce pari dignità e opportunità di lavoro a tutti, perciò è normale che anche persone non di origini caucasiche ricoprano certi ruolo professionali. E’ un bellissimo melting pot che può mutare pelle ma non muta nei principi dell’uguaglianza e del rispetto delle libertà”.

2021-02-11T14:12:23+01:00