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Un tour virtuale (e non) dei musei di Milano, tra riaperture e opportunità online

Da ieri i musei milanesi stanno riaprendo ma, al contempo, non sembrano voler abbandonare i sentieri digitali tracciati in questi mesi. Le opportunità online, infatti, sono ancora variegate

10 Febbraio 2021

MILANO – Da ieri i milanesi possono ricominciare a riempirsi le agende con le visite ai musei, seppure solo infrasettimanali, come disposto dall’ultimo Dpcm che ne ha consentito l’apertura dal martedì al venerdì. L’obbligo (in taluni casi il consiglio) di prenotare e il rispetto delle ormai consuete regole anti-covid (accessi contingentati, sensi unici di marcia, mascherine, distanziamento e misurazione della temperatura) sembrano essere le uniche informazioni da memorizzare per godersi qualche ora a gironzolare tra quadri, sculture, fotografie e installazioni.

Nondimeno, i musei e le gallerie milanesi non sembrano voler abbandonare i sentieri digitali tracciati in questi mesi. Le opportunità online, infatti, sono ancora variegate, tra offerte didattiche e attività per famiglie, contenuti a pagamento e materiali gratuiti, esperienze immersive e archivi storici.

Palazzo Reale

Palazzo Reale, ad esempio, offre visite guidate alla scoperta del ruolo delle donne nell’arte russa in compagnia di Stefano Zuffi, membro del comitato scientifico della mostra ‘Divine Avanguardie’. Dal 12 febbraio, poi, partirà un ciclo di incontri e lezioni in diretta dedicati ad approfondire alcune delle numerose tematiche presenti in mostra. Dal contesto storico a quello artistico in cui si muovono le ‘Amazzoni delle Avanguardie’ fino ad analizzare alcuni grandi maestri che hanno ritratto le donne e il loro destino: di potere, di amore, di guerra, di cultura. Il programma delle attività in diretta per bambini e famiglie è a cura di ‘Senza titolo’. Un momento in cui, anche da casa, sembrerà di essere in una fiaba russa o nella frizzante Pietroburgo d’inizio novecento tra artisti, scenografi, musicisti e letterati. Per informazioni: https://divineavanguardie.it/davanti-e-dietro-le-quinte

Museo del Novecento

Piatto ricco anche al Museo del Novecento, dove ieri ha riaperto al pubblico la mostra ‘Carla Accardi. Contesti’ mentre la collezione permanente riaprirà il 2 marzo. A portata di click, invece, rimangono le proposte per bambini e famiglie organizzate da ‘Edu900’, il dipartimento che progetta e gestisce le attività di formazione e sperimentazione attiva del museo ospitato nell’Arengario di piazza Duomo. “Finalità sono la fruizione e la valorizzazione del patrimonio museale in un’ottica inclusiva e partecipativa attraverso una programmazione interdisciplinare, focalizzata sui temi dell’accessibilità, della mediazione e dell’interculturalità” si legge sul sito. Si va da ‘Dieci puntate d’arte online’ a ‘Una finestra sull’arte’, visite virtuali e webinar per scoprire le storie che si celano dietro le grandi opere dell’arte novecentesca che dal 2010 hanno trovato casa qui. Per informazioni: www.museodelnovecento.org/index.php/it/didattica

Castello Sforzesco

Immancabile ed iconica per milanesi e turisti è la visita al Castello Sforzesco, complesso fortificato eretto nell’omonima piazza dal Duca di Milano Francesco Sforza nel quindicesimo secolo. Qui, tra il 9 e il 16 febbraio, stanno riaprendo mostre e musei. Intanto, grazie a una collaborazione tra Google e i musei del Castello, è possibile visitarne virtualmente i percorsi segreti e contemplare i capolavori delle collezioni civiche conservati nelle sue sale. “In Google Arts&Culture– si legge sul sito- troverai 8 storie tematiche e 288 approfondimenti su singole opere realizzati dagli esperti del Castello, 12 tour virtuali che ti permetteranno di visitare in anteprima il Castello e pianificare meglio la tua visita, infiniti link ad altre opere e altri musei grazie all’indicizzazione di ogni elemento”. Per informazioni: https://www.milanocastello.it/it/content/virtual-tour

Complesso di Brera

Chiunque voglia conoscere meglio Milano, inoltre, non può non andare almeno una volta a visitare il complesso di Brera, dalla Pinacoteca alla Biblioteca Braidense agli Orti. La pinacoteca, che ha riaperto ieri, ha reso disponibile sul sito una collezione di 669 opere dell’arte classica, moderna e contemporanea, compresi depositi e opere non esposte, navigabile e interattiva. C’è poi il servizio in abbonamento BreraPlus, “un treno a fermate nell’arte di Brera”, come lo ha definito il suo direttore generale James M. Bradburne, che arricchisce l’esperienza della visita con contenuti multimediali, programmi speciali, concerti, eventi in diretta streaming. Direttore che, peraltro, in questo video, accompagna i visitatori a conoscere tutte le misure di sicurezza adottate per la riapertura. 

Civico museo archeologico

Sempre storia e storie della città e delle civiltà quelle che si incontrano al Civico museo archeologico. Le fotografie panoramiche a 360 gradi di Pietro Madaschi faranno la gioia di studenti, ricercatori e appassionati di arte preistorica, egizia, etrusca, romana, greca e altomedievale. Non solo. Visite guidate, eventi didattici e laboratori online per famiglie con bambini proseguono per tutto il mese di febbraio. Tra queste attività, ad esempio, c’è ‘Gli egizi a fumetti’, il comic contest ispirato alla mostra ‘Sotto il cielo di Nut. Egitto Divino’ che ha riaperto al pubblico proprio ieri. Per informazioni: https://www.museoarcheologicomilano.it/multimedia/il-museo-a-360

Cenacolo di Leonardo da Vinci

A proposito di icone, a Milano c’è l’attrazione artistica da mesi e mesi di attesa: il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Le visite sono riprese e il sito è ricco di approfondimenti e materiali liberamente consultabili, compreso l’originale percorso espositivo sulle variazioni del noto affresco realizzate nel 1987 dall’artista simbolo della Pop Art Andy Warhol. Lo sapevate che nel 1984 il collezionista, gallerista e curatore Alexander Iolas chiese a Andy Warhol di lavorare sul tema dell’Ultima Cena in vista di una mostra da realizzarsi all’interno del Refettorio del Palazzo delle Stelline in corso Magenta? Siamo a Milano, proprio a pochi metri di distanza dall’altro Refettorio, quello di Santa Maria delle Grazie, dove Leonardo da Vinci 500 anni prima aveva realizzato il suo capolavoro. Trovate tutto spiegato sul sito: https://cenacolovinciano.org/

Mudec

Cambiamo latitudine e disciplina e apriamo le porte del Mudec, il museo delle culture meneghino. Qui, da ieri, è visitabile in presenza una mostra dedicata alla civiltà andina degli Inca mentre l’offerta online del museo ‘fa cento’ con ‘10×10’, una miniserie sulla fotografia al femminile. “In occasione del palinsesto ‘I Talenti delle Donne’ promosso dal Comune di Milano- spiegano dal Mudec- vogliamo raccontare la storia di dieci grandi fotografe del novecento. Personalità molto diverse tra loro, ma con un tratto distintivo comune: tutte sono state pioniere, tutte si sono imposte in un mondo dove l’accesso per le donne era osteggiato, se non addirittura proibito”. Dal fotogiornalismo al reportage, dal cinema alla moda, dall’architettura alla politica, dal design ai sistemi dell’arte. I documentari, per la regia di Fabrizio Spucches e con la voce narrante del critico d’arte Nicolas Ballario, raccontano Dorothea Lange, Cindy Sherman, Gerda Taro, Eve Arnold, Tina Modotti, Marirosa Toscani Ballo, Inge Morath, Imogen Cunningham, Lisetta Carmi, Margaret Bourke-White. Qui le puntate: https://www.mudec.it/ita/diecixdieci/

Pac

Il contemporaneo trova casa anche (e dove sennò?) al Pac, il Padiglione d’Arte Contemporanea che la bomba mafiosa del 27 luglio 1993 sventrò e che la città di Milano ricostruì. Adulti e ragazzi, comodamente da casa, possono giocare con l’arte contemporanea grazie ai ‘Family Lab Digitali’ di Marta Ferina, la responsabile didattica del museo. I ‘Family Lab Digitali’ del Pac sono un’estensione web dei laboratori settimanali per ragazzi che accompagnano tutte le loro mostre di arte contemporanea. Si osserva, si sperimenta, ma soprattutto si gioca, ispirati dagli artisti e usando diverse tecniche. Artisti celeberrimi come Kandinsky e Matisse e altri più noti agli addetti ai lavori, come Andersen e Viel: Ferina li mette in dialogo fino alla realizzazione manuale di opere d’arte personalizzate, con tempere, pennarelli e materiali di riciclo, per imparare a pensare artisticamente come i grandi protagonisti dell’arte contemporanea. A questo link i laboratori: http://www.pacmilano.it/media/family-lab-digitali/

Triennale di viale Alemagna

Ma non siamo ancora giunti alla fine del tour artistico virtuale di Milano. In questa città arte e design si incontrano alla Triennale di viale Alemagna, che ha riaperto già il 2 febbraio e dove continuano, appunto, i tour virtuali. Fino almeno al 7 marzo, le visite online sono in programma tutte le domeniche e permettono di accedere alla mostra ‘Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli’ e al Museo del Design Italiano, a weekend alterni. I mediatori di Triennale guidano il pubblico collegato attraverso Google Arts & Culture, approfondendo oggetti, modelli, disegni e i materiali della mostra e della collezione permanente. A portata di click, inoltre, Triennale conta anche ricchi archivi fotografici e audiovisivi che documentano le collezioni e le edizioni della mostra internazionale del design sin dal suo debutto, nel 1923. Maggiori informazioni: https://triennale.org/eventi/virtual-tour

Fondazione Prada

Il giro non può che concludersi alla Fondazione Prada, sorseggiando un caffè e immaginando di essere seduti nel suo bar d’artista (curiosità: progettato dal regista americano Wes Anderson nel 2015, il ‘Bar Luce’ ricrea le atmosfere di un tipico caffè della vecchia Milano). Suggestivo centro d’attrazione per amanti d’arte, cultura e architettura, il sito internet della Fondazione Prada ha una sezione interamente dedicata ai progetti digitali. Tra questi c’è ‘Finite Rants’, una serie di saggi visuali a opera di artisti, cineasti, intellettuali e studiosi ‘assoldati’ dalla Fondazione. “Il tentativo- hanno spiegato a Exibart.it i curatori Luigi Alberto Cippini e Niccolò Gravina- è dare corpo narrativo e cinematografico ad argomenti di natura economica, sociologica, scientifica, critica o filosofica, coinvolgendo anche autori che non si occupano di produzione visiva, invitandoli a lavorare alla generazione di nuovi shock percettivi attraverso le immagini”. Opere visive e concettuali, quindi, forse non alla portata di un inesperto ma sicuramente alla portata di chiunque voglia misurarcisi. Il sito ufficiale: http://www.fondazioneprada.org/

2021-07-28T13:29:28+02:00