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Erasmus+: tutte le novità del nuovo programma

L'intervista a Lucia Abbinante, direttrice generale di Agenzia Nazionale Giovani

12 Febbraio 2021

ROMA – Più attenzione al green e al digitale, ma soprattutto più partecipazione. È la veste del nuovo programma Erasmus+ che quest’anno ha inaugurato il suo settennio (2021-2027) con lo stanziamento di 26miliardi finanziati dalla Commissione europea. “Più i giovani partecipano a questi programmi, più ne beneficiano- ha commentato alla Dire Lucia Abbinante, direttrice generale di Agenzia nazionale per i giovani- per questo dobbiamo attuare tutte le strategie possibili per abbattere le barriere informative o linguistiche e per orientare e far accedere quanti più giovani a queste opportunità”. Erasmus+, di cui Agenzia nazionale per i giovani (Ang) gestisce il capitolo Youth, non si rivolge solo al comparto dell’istruzione ma abbraccia anche i temi della gioventù e dello sport. Tante le novità per la nuova edizione del programma, a partire dalla Key Action 1, che offre la possibilità di svolgere scambi di breve termine per esperienze all’estero. Per il prossimo settennio, inoltre, spiega Lucia Abbinante, “è stato introdotto un sistema di accreditamento che consentirà di migliorare così la qualità della proposta offerta dalle organizzazioni”. Altra esperienza connessa alla mobilità europea, è DiscoverEU, che permette ai neo 18enni di viaggiare in Europa e scoprire così tutte le culture che la compongono. Ma l’aspetto più importante resta quello della partecipazione: “la Commissione vorrebbe che quanti più giovani possibili riescano ad accedere a questo programma così utile per la loro formazione”.

ERASMUS+ UN VERO SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE

Più di 126 mila partecipanti, circa 70mila partner e 88 milioni di fondi destinati ai programmi di mobilità e scambio in Europa. Sono i numeri del programma Erasmus+ youth, riferiti al settennio che si è appena chiuso (2014-2020), definito da Lucia Abbinante, direttrice generale di Agenzia nazionale per i giovani, “un vero successo”. Il programma è infatti gestito da Agenzia nazionale per i giovani, e consente a ragazzi e ragazze di svolgere esperienze di apprendimento non formale attraverso percorsi di mobilità o esperienze di partecipazione giovanile. “Questi dati sono frutto del lavoro di una struttura che nel tempo ha sempre più consolidato la sua esperienza nel promuovere e gestire questo programma– ha commentato alla Dire Lucia Abbinante- L’80% dei giovani che ha svolto Erasmus+ ha dichiarato che le competenze non formali acquisite durante il progetto sono state poi utili nella ricerca di un percorso professionalizzante”. Circa 30mila giovani provenienti da contesti di disagio hanno potuto viaggiare tramite Erasmus+Youth. La meta preferita dai ragazzi è la Spagna (scelta dall’11% dei partecipanti), seguita da Grecia, Romania, Polonia e Turchia.

WORLD RADIO DAY, AGENZIA GIOVANI PROTAGONISTA CON ANG INRADIO

Anche il network dell’Agenzia nazionale per i giovani (Ang) sarà protagonista del World Radio Day, che ricorre il 13 febbraio. L’agenzia italiana, occupata nella promozione della cittadinanza attiva dei giovani, celebrerà infatti ANG inRadio, il canale nato due anni fa che ha consentito a più di 100 presidi radiofonici di nascere sul territorio nazionale. “Lo strumento radiofonico ci interessa soprattutto per il suo ruolo aggregante– commenta Lucia Abbinante, direttrice generale di Agenzia nazionale per i giovani- La radio è un pretesto per attirare giovani sul territorio e organizzare gruppi di lavoro trasversali”. Il progetto ANG inRadio è entrato nella strategia nazionale per le competenze digitali del ministero dell’Innovazione digitale “perché consente, attraverso l’apprendimento non formale, di acquisire competenze digitali di base anche per i giovani che vivono in contesti disagiati- spiega Abbinante- il World Radio Day sarà una giornata di riflessione sull’evoluzione della radio come strumento che ci ricorda l’importanza di esprimere le idee parlando, ribaltando il concetto della priorità delle immagini rispetto al contenuto”. Ma la radio per ANG è soprattutto un mezzo per abbattere le distanze fisiche e promuovere una dimensione internazionale. Con altri sei Paesi europei, ANG sta lanciando un network delle radio dei giovani a livello europeo. “L’Italia è il partner capofila di questo processo– aggiunge Abbinante- sono previsti seminari transnazionali sull’uso della radio anche per promuovere i programmi di mobilità europea”.

A OTTOBRE IN ITALIA IL MEETING DEGLI ‘EUROPEERS’

Tornare da un’esperienza in Europa e diventare poi ambasciatori della realtà comunitaria nel proprio paese d’origine. È l’obiettivo del network EuroPeers, che riunisce tutti i giovani che hanno avuto delle esperienze di mobilità e scambio in Europa. “Un giovane che ha avuto la possibilità di fare un’esperienza fuori è un giovane che torna e ha la possibilità di promuovere questo tipo di attività attraverso il suo racconto– spiega Lucia Abbinante, direttrice generale di Agenzia nazionale per i giovani (Ang)- l’Italia ha promosso il tema degli ambasciatori europei, e ora sta facendo un investimento importante per far dialogare insieme tutti gli EuroPeers della rete italiana”. Nel termine EuroPeers c’è un diretto riferimento al Peer-to-peer, la modalità di linguaggio che permette di coinvolgere i giovani attraverso racconti e testimonianze dei loro coetanei. È proprio questo, infatti, il fine degli EuroPeers, che grazie agli sforzi di Ang si potranno ora mettere in contatto e dialogare insieme per sviluppare progetti e iniziative sui loro territori. “In autunno l’Italia ospiterà il meeting internazionale di tutti gli EuroPeers– ha annunciato Lucia Abbinante- una novità che ci rende orgogliosi come agenzia nazionale”.

2021-02-12T12:46:45+01:00