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‘Cuoriconnessi’, le emozioni degli studenti dell’istituto Avogadro di Torino

Riflessioni in occasione del Safer Internet Day

TORINO – ‘Cuoriconnessi’ è uno degli eventi organizzati con e per gli studenti di tutta Italia anche nell’ambito della giornata mondiale del SID (safer internet day), per sensibilizzare all’uso corretto del web. Quest’anno online, l’iniziativa ha visto la partecipazione, fra gli altri, degli studenti della 1C informatica dell’IIS ‘Avogadro’ di Torino, che hanno buttato giù, a caldo, le loro riflessioni su questa esperienza fatta anche di testimonianze dal vivo di vittime di cyberbullismo.

Su proposta dei loro docenti Antonio Mandarano e Michele Botrugno, ecco le testimonianze che hanno raccolto. Riflessioni che denotano una presa di consapevolezza: “Questo evento mi ha fatto riflettere, su molte cose che faccio e che mi vengono fatte tutti i giorni, mi ha fatto ricordare di pensare prima di dire o fare qualcosa”.

Un altro studente afferma: “Molti ragazzi della nostra età prendono esempio dagli influencer: loro hanno un’enorme responsabilità devono fare attenzione a cosa pubblicano sui social perché ci sono tanti ragazzi/bambini che li vedono e li emulano, anche nelle cose sbagliate” e un’altra studentessa scrive:

“Noi tutti dobbiamo stare attenti a ciò che pubblichiamo sui social perché non sappiamo chi sta dall’altra parte dello schermo, inoltre dobbiamo stare molto attenti con chi parliamo sui social perché può esserci chiunque dietro allo schermo che può fingere di essere un’altra persona e chiederci magari delle nostre fotografie o informazioni personali”. Ma anche “l’evento Safer Internet Day– prosegue lo studente- è stato a parer mio uno degli eventi scolastici migliori a cui io abbia partecipato, mi è stato molto utile e mi servirà in futuro su come comportarmi in determinate situazioni. È stato un bellissimo evento, molto interessante; mi sarebbe piaciuto poter ascoltare le domande di tutte le scuole collegate”.

Tra le considerazioni degli studenti torinesi ci sono anche emozioni di compassione ed empatia per ciò che le testimonianze hanno raccontato: “Sono stato colpito molto dalle storie dei ragazzi, perché erano molto coinvolgenti e si riuscivano ad immaginare le sensazioni e il dolore che provavano” afferma una studentessa, mentre un compagno spiega: “Questo argomento mi tocca particolarmente da vicino perché nella scuola media l’ho vissuto sulla mia pelle. Sono d’accordo su tutte le cose dette oggi; stimo molto il lavoro che viene svolto dalla Polizia Postale che affronta casi di ogni tipo e tutela le vittime in situazioni di difficoltà”.

E ancora: “Questo evento mi ha colpito molto non solo perché i ragazzi hanno bullizzato una ragazza per via di una sciocchezza ma soprattutto perché la diversità ai tempi d’oggi da alcuni ragazzi non solo è vista molto male ma riescono ad influenzare altre persone che giudicano pur non sapendo niente della persona giudicata”.

Tutte le testimonianze sono pubblicate per intero su ‘La Scuola Fa Notizia‘, il giornale degli studenti realizzato dagli alunni di tutta Italia insieme a diregiovani.it

2021-02-17T12:30:39+01:00