Ogni individuo ricorda, nel bene e nel male, la propria adolescenza come un momento di trasformazione. Dallo stravolgimento del corpo, ai turbamenti del cuore, passando per comportamenti insoliti, se non addirittura bizzarri. Con la pubertà iniziano i caratteristici cambiamenti nel modo di pensare e di emozionarsi, indissolubilmente connessi a ciò che accade nel corpo, dove le modificazioni fisiche avvengono a prescindere dalla propria volontà.
L’adolescenza è una tappa di intensi cambiamenti, è una perenne montagna russa di emozioni e sentimenti; ecco il perché di alcune manifestazioni aggressive o emotive. Gli ormoni diventano irrequieti e i giovani iniziano a vivere sensazioni che non avevano mai provato prima, come ad esempio l’attrazione sessuale. Con questo presupposto, potremmo dire che una delle esperienze più destabilizzanti in questo periodo evolutivo è la scoperta dell’amore.
Strettamente legata allo sviluppo della sessualità c’è l’esplosione di nuove emozioni: comincia il desiderio dell’altro sesso (o dello stesso) a cui va a sommarsi l’attrazione per l’altro che insieme fanno parte dell’innamoramento. Questa esperienza nuova e sconvolgente permette di sperimentare nuove emozioni molto intense: tanto positive quando il sentimento è corrisposto e incredibilmente negative quando non c’è reciprocità. Dalla conferma di poter piacere all’altro, di poter essere amato e desiderato sessualmente dipende la legittimazione della propria identità.
Ecco perché i primi innamoramenti sono esperienze fortemente significative nella vita di ogni individuo. In generale l’adolescenza è la fase dei “per sempre”, dei “ti amerò per sempre”, degli “staremo insieme sempre”, in cui ci si innamora follemente e, da quel momento, l’altro viene completamente idealizzato, messo al centro della propria esistenza e diventa quella persona unica e speciale. Si vivono le relazioni intensamente, le emozioni sono amplificate e tante volte capita che, soprattutto nella fase iniziale del rapporto con una persona, si arrivi a pensare che possa essere la persona giusta, perché sembra ci capisca al volo e ci faccia davvero star bene.
Ma proprio a seguito dei repentini cambiamenti individuali tipici di questa fase le relazioni adolescenziali appaiono piuttosto instabili. Oltre ai cambiamenti fisici e alle modificazioni psichiche in adolescenza cambia anche la capacità di entrare in relazione sia col mondo degli adulti che dei pari. Se inizialmente si preferisce il confronto con coetanei dello stesso sesso, successivamente si predilige un gruppo più numeroso e misto dove sarà più facile trovare un partner. Infine, con la formazione delle coppie, i grandi gruppi si ridimensionano per le nuove esigenze di maggiore intimità e di relazioni meno formali.
I primi innamoramenti, i primi flirt, le prime storie sentimentali possono incidere fortemente su altre aree di vita. Può accadere, ad esempio, che per il troppo coinvolgimento sentimentale si smetta di studiare o non si riesca più a concentrarsi perché distratti dal sognare e fantasticare al pensiero dell’amato o viceversa, in caso di rifiuti e delusioni, ci si può chiudere in un ritiro ed isolamento con la propria tristezza. Si può abbandonare uno sport o un’altra attività perché troppo interessati all’amore o perché la delusione è avvenuta in quel contesto specifico dal quale si vuole fuggire. In alcuni casi si può pensare di abbandonare la scuola pur di non dover affrontare la persona da cui si è stati rifiutati o i compagni da cui si teme il giudizio.
Altre volte invece si diventa più produttivi in tutti gli ambiti di vita. Come ogni ragazzo reagisce alla scoperta dell’amore è molto soggettivo poiché dipende da numerose variabili (autostima, percezione del proprio aspetto fisico o delle proprie capacità, sicurezza personale, supporto degli amici o della famiglia, presenza di fratelli maggiori da cui si è già ricevuto qualche esempio e informazioni ecc.). Quella adolescenziale è una crisi per “eccesso” dovuta all’abbondanza di scelte, alla ricchezza di prospettive e ai conflitti tra sentimenti diversi, tutti impetuosi e fuori misura.
Lo sapevi che…
– Quello che viene vissuto in adolescenza non è un fidanzamento vero e proprio; ma uno stato di “innamoramento”, fortemente influenzato dall’attrazione fisica. Il fidanzamento vero è una relazione tra un uomo e una donna, che viene resa stabile da un vincolo d’amore ed è orientata ad una maturazione sempre maggiore, culminando nell’obiettivo del matrimonio.
-L’inconveniente dell’adolescenza è di non sapere ciò che si vuole, ma desiderarlo ad ogni costo, qui ed ora, senza curarsi del tempo e delle circostanze. Così scrive Francisco Gras, autore di Micumbre.com, nell’articolo “Il fidanzamento spiegato ai figli adolescenti”.
– La spinta degli impulsi sessuali e ormonali è un’esperienza nuova che confonde e turba l’adolescente. Nei rapporti di coppia adolescenziali i ragazzi, avendo una reazione erettile frequentissima, hanno un’attenzione sessuale più genitale, mentre le ragazze tendono a vivere una sessualità più diffusa e legata al contesto affettivo. Nonostante questo si evince che il 64% degli adolescenti dichiara che gli aspetti più importanti di una relazione siano il rispetto e la fiducia, seguiti dall’amore; solo per il 5% e quasi tutti maschi, l’aspetto più importante è il sesso (Dati Osservatorio Nazionale Adolescenza, su oltre 7.000 adolescenti italiani).
– Con la comparsa dei social network i gruppi che un tempo si formavano principalmente a scuola, all’oratorio o all’interno di attività extrascolastiche (sportive, musicali o artistiche ecc.) oggi sono vissuti online (facebook, instagram, twitter, whatsapp, telegram ecc.). Essendo l’adolescenza una fase esplorativa in cui ci si deve esporre prendendo l’iniziativa, affrontando la paura di sbagliare, di non essere all’altezza e correndo il rischio di un rifiuto e conseguenti delusioni, lo schermo del pc o del cellulare può facilitare la gestione dell’ansia da prestazione e promuovere i primi approcci. Allo stesso tempo lo schermo luminoso e protettivo può diventare una barriera che non permetterà di incontrarsi davvero, poiché è più facile scappare e sparire piuttosto che affrontare l’altro di persona.
Dubbi e domande:
Anonima, 21 anni
Sto frequentando un ragazzo che mi piace ma sono in imbarazzo…
Anonima,
So solo che il “per sempre” della relazione mi terrorizza…
Silvia, 20 anni
Ero felice, pensavamo al futuro, pensavo fosse la mia favola…
Nel film “Tre metri sopra il cielo” la protagonista è le prese con l’innamoramento e il fidanzamento…