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So solo che il “per sempre” della relazione mi terrorizza…

BuongiornoSono una ragazza di 22 anni che sta vivendo una crisi con il proprio ragazzo. Ci conosciamo circa un anno fa, un colpo di fulmine per entrambi. A settembre iniziamo una frequentazione però a inizio novembre lui decide di interromperla di punto in bianco dicendo che non poteva darmi quello che cercavo (aveva appena partecipato […]

Buongiorno
Sono una ragazza di 22 anni che sta vivendo una crisi con il proprio ragazzo. Ci conosciamo circa un anno fa, un colpo di fulmine per entrambi. A settembre iniziamo una frequentazione però a inizio novembre lui decide di interromperla di punto in bianco dicendo che non poteva darmi quello che cercavo (aveva appena partecipato alla mia laurea e festa di laurea comportandosi come il fidanzato perfetto). In passato ho sofferto di attacchi di panico e quando mi ha lasciata, ho ricominciato a soffrirne sopratutto quando facevo le cose che facevo con lui (gita in montagna, passeggiata in centro ecc). A gennaio di quest’anno mi ricontatta e decidiamo di metterci ufficialmente insieme. Io felicissima e innamoratissima. Dopo solo un paio di mesi lui dice di avere una crisi e di non avere più molta voglia di vedermi, ma non vuole interrompere la relazione perché a detta sua, senza di me non sa stare. Superiamo insieme la sua crisi, sempre più innamorati entrambi, ci diciamo ti amo e tutto sembra procedere a gonfie vele tant’è che prenotiamo anche una vacanza insieme. Tutte cose nuovissime per me, che più di 5/6 mesi non sono mai stata con nessuno, né tantomeno ci sono andata in vacanza insieme. Tutto bellissimo finché una settimana dopo aver smesso di lavorare perché mi sono licenziata, ho iniziato ad avere una crisi interiore: inizialmente avevo paura iniziassero a darmi fastidio le sue attenzioni (fatto che di solito ho sempre interpretato come segnale che la storia stesse per finire), poi ho avuto meno voglia di avere rapporti intimi, poi superate queste due fasi ho avuto paura di non essere innamorata di lui, ma di recitare la parte della fidanzata innamorata e di non esserlo realmente e ora che la vacanza si avvicina, ho un misto di paure e la prevalente è che in vacanza da soli possa annoiarmi di lui. Il problema vero è che tutti questi pensieri mi vengono solo quando sono a casa da sola, non quando sono con lui, perché quando sono insieme a lui io sono davvero serena e felice. Quando torno a casa inizio a piangere tantissimo, con ansia a mille e questi pensieri ossessivi in testa. Io faccio già psicoterapia da qualche anno e la mia psicologa suggerisce che la mia sia solo la mia parte bambina che ha paura dell’intimità affettiva, ma io non lo so. Non sono convinta. So solo che il “per sempre” (direzione in cui sta andando la relazione) mi terrorizza e al tempo stesso mi paralizza l’idea che lui non possa essere il mio per sempre.
Non so più che fare e come comportarmi. Mi sento pazza.
Scusate l’estrema lunghezza e spero possiate aiutarmi.
P.S. ho espresso anche a lui questi miei dubbi e paranoie e lui si è mostrato estremamente comprensivo e volenteroso di superarle insieme. E questo suo sentirlo così vicino a me non ha fatto altro che farmi “ritirare” ancora di più in me stessa.

Anonima



Cara Anonima,
ci colpisce che questi dubbi abbiano preso forza dopo la fine del lavoro. Non conosciamo bene i motivi che ti hanno spinto al licenziamento e se hai già trovato altro, però tutti questi cambiamenti mettono generalmente un pò di ansia e paure, sono un pò come un salto nel vuoto.
Fare delle scelte, assumersi delle responsabilità, non è per nulla una operazione semplice e lineare.

Non sappiamo se il “per sempre” esista davvero, e probabilmente non è nemmeno giusto caricare la relazione con tutte queste aspettative, altrimenti diventa veramente una prigione.
Il rapporto prova a viverlo giorno per giorno, vi aspetteranno diverse avventure, prove, limiti da superare. Le crisi servono per mettere un pò di ordine e capire quale siano le priorità.
Come una casa probabilmente il rapporto deve essere costruito mattoncino dopo mattoncino, per creare basi solide.
Cerca di pensare alle cose che ti fanno stare bene in questo momento.

Voi siete la prova che avete superato tante difficoltà, siete riusciti anche a ricostruire una fiducia e non è da poco. Sicuramente questo ha accentuato quel legame di dipendenza ma devi chiederti se la solitudine ti fa paura?
Sicuramente questi dubbi mettono di fronte ad uno stato di insoddisfazione, cerca di capire se davvero sono i tuoi sentimenti per lui in dubbio o se è un periodo di passaggio difficile da smaltire.
Non conoscendo bene la tua storia abbiamo provato a darti degli spunti di riflessioni che spero possano esserti di aiuto.
Un caro saluto!

2019-07-26T12:48:01+02:00