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La giustizia adotta la scuola: al via il progetto del Mi e Fondazione Occorsio

Ministro Bianchi: "La storia degli anni Settanta per molti di noi è una memoria dolorosa ma va raccontata"

ROMA – È stato inaugurato questa mattina, al ministero dell’Istruzione, il progetto ‘La giustizia adotta la scuola’, che coinvolgerà 40 istituti scolastici, prevedendo l’adozione di una classe da parte di un magistrato che condurrà studentesse e studenti in un percorso di conoscenza e conservazione della memoria degli anni Settanta.

L’iniziativa prevede lo svolgimento di una serie di incontri su una particolare vicenda legata al terrorismo, che viene scelta dal magistrato tutor insieme ai docenti delle scuole. Gli studenti saranno seguiti anche da un gruppo di giovani storici, che potranno fornire loro materiale (grazie alla partecipazione delle Teche Rai) e supporto scientifico. Agli incontri dei magistrati tutor si affiancheranno anche incontri con testimonial.

“Ringrazio moltissimo la Fondazione e la famiglia Occorsio per questa iniziativa. Le nostre scuole hanno bisogno di essere accompagnate, in particolare sui terreni così impervi come quello della memoria”,ha commentato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che è intervenuto, con un videomessaggio, all’inaugurazione del progetto. Con riferimento all’iniziativa, il ministro ha spiegato che la storia degli anni Settanta “per molti di noi è una memoria dolorosa. Ma va raccontata come la storia di un Paese che è riuscito a reagire, è riuscito a trasformare il sacrificio di molti uomini dello Stato in una lezione di vita collettiva, in una straordinaria lezione di educazione civica. Il rischio più grosso che noi abbiamo è che ci siano dei lutti, ma noi non siamo capaci di elaborarli e trasformarli in memoria viva- ha proseguito- Questo è il lavoro grandissimo e difficilissimo che sta facendo la Fondazione”.

“Il terrorismo, come la pandemia oggi, è piombato a sorpresa nelle nostre vite. Ci ha sconvolto. Sembrava invincibile, ma lo Stato italiano, che è uno Stato forte, fatto di tanta gente per bene, ha resistito e ha saputo sconfiggerlo- ha detto il presidente della Fondazione Vittorio Occorsio, Eugenio Occorsio– Traiamo esempio dal passato per affrontare le sfide di oggi e di domani. I magistrati, che insieme alle altre forze del Paese custodirono negli anni Settanta la tenuta dello Stato democratico, consentiranno ora di guidare le classi in un percorso di conoscenza e approfondimento”, ha concluso.

“L’idea del progetto è quella di coinvolgere le classi in un percorso guidato intermodale focalizzato sul terrorismo degli anni Settanta e sulla cultura della legalità- ha spiegato Giovanni Salvi, Procuratore Generale della Corte di Cassazione e Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Vittorio Occorsio Si potrà in tal modo arrivare a una conoscenza più approfondita di quanto non sia consentito da un semplice incontro isolato. Una vera adozione nello studio di argomenti che sono stati sinora al di fuori dei programmi scolastici. Questa prima fase è sperimentale e auspico che dagli studenti arrivino spunti per migliorarci, dato che dall’anno prossimo il progetto sarà proposto a tutte le scuole italiane”.

All’incontro di oggi hanno partecipato il giudice costituzionale, Francesco Viganò; il Procuratore generale della Corte di Cassazione e Presidente del comitato scientifico della Fondazione Vittorio Occorsio, Giovanni Salvi; il presidente della Fondazione, Eugenio Occorsio; il sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, Pasquale Fimiani; il segretario generale della Fondazione, Carmela Decaro; il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo e lo storico Guido Panvini.

2021-03-15T18:31:45+01:00