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Rientro tra i soggetti fragili e sono stata esonerata dal lavoro…

Cari esperti, sono un insegnante della scuola primaria e mi sono trovata davanti un enorme difficoltà quest’anno. Rientro tra i soggetti fragili e per questo esonerata dal lavoro. Questo ha provocato in me un grande senso di sconforto. Ho paura del Covid ma voglio fare il mio lavoro. Sono nella scuola da trent’anni e per […]

Cari esperti, sono un insegnante della scuola primaria e mi sono trovata davanti un enorme difficoltà quest’anno. Rientro tra i soggetti fragili e per questo esonerata dal lavoro. Questo ha provocato in me un grande senso di sconforto. Ho paura del Covid ma voglio fare il mio lavoro. Sono nella scuola da trent’anni e per la prima volta mi rendo conto di quanto sia importante per me il contatto con i bambini e la scuola. Vorrei tanto essere aiutata e supportata nel riorganizzarmi in questo periodo. Le mie giornate sembrano interminabili e sono fortemente contrariata della mia posizione di lavoratrice fragile. Grazie

Insegnante


Cara Insegnante,
comprendiamo la sua difficoltà e il suo sconforto, soprattutto in quanto docente di scuola primaria che vive quotidianamente per lunghe ore con i suoi piccoli alunni, creando un legame affettivo fatto di scambi emotivi importanti. Spesso per gli alunni la maestra diventa un “prolungamento”
della figura materna, un punto di riferimento importante.
Ma allo stesso tempo la tutela della sua salute è un segnale di rispetto verso se stessi, a volte bisogna fermarsi per tornare più forti di prima.
Il suo essere un lavoratore fragile la spinge ogni giorno a confrontarsi con sfide, limiti che spesso vengono percepiti come delle punizioni. Al punto che ora le sembra di essere bloccata e resa impotente. 
Quando dedichiamo la nostra vita al loro spesso ci dimentichiamo dei nostri interessi di dedicare del tempo a noi stessi, provi ad approfittare di questo fermo per ritrovare delle sue passioni dei suoi interessi dalla lettura, alla musica; dalla cucina alla visione di un film; dalla cura di te stessa ad
una breve passeggiata rigenerante; dalla pittura al giardinaggio, oppure potresti seguire un corso che per vari motivi non hai ancora potuto fare.
Magari potrebbe mantenersi in contatto con amici e colleghi di lavoro e condividere con loro pensieri, progetti e stati d’animo. 
Potrebbe anche organizzare degli incontri in video con i suoi alunni per salutarli e non perdere il contatto.  
Continui a progettare le attività da fare in classe al momento del suo rientro a scuola, quando questa emergenza sanitaria sarà finita.
Spesso senza il lavoro ci si sente persi, ma è proprio in quello smarrimento che si ritrova se stessi e si scoprono nuove risorse e strumenti.
Un caro saluto!

2021-08-03T16:14:55+02:00