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Finché c’è ‘Cat Calling’ c’è speranza?!

Un fischio per la strada, un clacson, un complimento strillato. Per alcune è molestia, per altre è gratificazione, forse

Roma – Questo non è un articolo femminista e nemmeno un ‘contributo’ esclusivo per il mondo delle ragazze. Questo è un flusso di coscienza condiviso per tutt*. E per chi non lo sapesse, l’asterisco alle fine di una parola vuol dire proprio che non c’è differenza di genere. Chiunque tu sia, potresti (o forse dovresti) approfondire cos’è il ‘Cat Calling’.

COS’È IL ‘CAT CALLING’

Se googli ‘Cat Calling’ Wikipedia scrive ‘molestie di strada’. Insomma pensare che un fischio, un segnale col clacson o un classico urlo che geolocalizzato a Roma sarebbe ‘Ah bella’, sia un innocuo complimento: è errore. (Forse). 

IL ‘CAT CALLING’ ESISTE DA SEMPRE?

Conosco coppie, durate anni, che si sono incontrate così. Prendi la strada più solcata di un quartiere, mettici gruppi di adolescenti vivaci ed ecco che se ti accosti con lo scooter e dici ‘sei bellissima’ può succedere qualcosa. Quel qualcosa, nel mio vissuto, sono bei ricordi che con le amiche ci hanno regalato ore, giorni e settimane di lunghe chiacchierate. Erano altri tempi? Chissà. Una compagna del liceo, sorella acquisita, poco fa diceva che finché per strada qualcuno ti fa un fischio c’è speranza. Vuol dire, in pandemia soprattutto, che la gente ancora esiste, guarda, apprezza e forse sogna. E il problema a questo punto è proprio lì: nel sogno.Ci sarebbe poi da fare uno studio sul ‘Cat Calling’ nella cinematografia ma anche in un certo tipo di musica, dove per anni è stato uno stereotipo, lo specchio di un mondo che andava in una direzione. Ma – evviva – negli anni Venti del Duemila, si apre il dibattito, perché il confine tra complimento e molestia è davvero molto labile.

QUAL È IL CONFINE TRA COMPLIMENTO E MOLESTIA?

Una frase o un gesto fatto con leggerezza può invadere la sensibilità di un soggetto che diventa automaticamente vittima. Ci si dovrebbe sentire ‘liberi’ di essere quello che si è e quindi di vestirsi come meglio si crede, eppure uno ‘strillo’ che arriva per caso può generare senso di colpa, paura, inadeguatezza o anche semplicemente FASTIDIO. Il punto sta nel diventare improvvisamente ‘oggetto’ e, come dicevamo prima, non per tutti essere ‘oggetto del desiderio’ è un bene. Uscendo dal cliché del romanticismo entriamo nel più disturbante cliché ‘sessuale’. Ecco allora che il complimento diventa uno schiaffo. L’asticella della simpatia andrebbe misurata sempre con quella della sensibilità (vedi alla voce bullismo), ecco perché oggi parlare di ‘Cat Calling’ è necessario.

LA LETTERATURA E IL ‘CAT CALLING’

Secondo un articolo dell’associazione no-profit Stop Street Harassment non si può escludere che in molti casi questo tipo di molestie possano sfociare in comportamenti più minacciosi come lo stalking, l’aggressione o lo stupro. In Francia il ‘Cat Calling’ è reato, le sanzioni per chi molesta vanno dai 90 ai 1500 Euro.  E allora «Finché c’è ‘Cat Calling’ c’è speranza?!», crediamo di avervi risposto.

2021-04-02T12:31:19+02:00